30042024Headline:

Benvenuta Confcooperative Lazio Nord

A Vetralla l'assemblea costitutiva che mette insieme insieme circa 170 aziende

La presidente Bruna Rossetti con il notaio Massimiliano Pensato

La presidente Bruna Rossetti con il notaio Massimiliano Pensato

“Quando uno più uno fa tre”. E’ il motto con cui nasce Confcooperative Lazio Nord, che unisce con un’azione sinergica di ampio respiro due territori (il Viterbese e il Reatino) certamente diversi tra loro, ma accomunati da un unico obiettivo: crescere tutti insieme e dare una prospettiva concreta alle aziende e soprattutto ai giovani. L’atto ufficiale, siglato ieri presso l’Agriturismo Villa Ione di Vetralla (una splendida struttura tutta da scoprire) alla presenza del presidente nazionale dell’organizzazione Maurizio Gardini, è stato approvato con votazione unanime dai tanti soci presenti (provenienti sia dalla Tuscia che dalla Sabina) che hanno hanno anche acclamato Bruna Rossetti come presidente della neonata struttura.

Una cerimonia semplice e un’assemblea ad ampia partecipazione per un momento associativo che fa compiere un importante salto di qualità a Confcooperative. “Attualmente – spiega Bruna Rossetti – sono circa 170 le coop aderenti, con migliaia di soci. Più consistente per ora la presenza viterbese (120 realtà circa), mentre a Rieti dopo l’esclusione di un centinaio di soci, il numero si attesta su circa 50 società cooperative”. “Possiamo affermare – scandisce con legittimo orgoglio la presidente – che si tratta di 170 realtà vere e operative”. Fortemente rappresentato il mondo dell’agricoltura (Fedagri), in continua espansione quello dei servizi e delle attività sociali; in calo invece il settore edilizio, a causa della crisi del mattone che continua a far sentire i suoi pesanti effetti; presenti anche due istituti di credito: la Banca di credito cooperativo di Barbarano Romano e la Bcc del Velino. Va anche segnalato che le domande di adesione sono in forte crescita.

Il tavolo della presidenza; a sinistra il presidente nazionale Maurizio Gardini

Il tavolo della presidenza; a sinistra il presidente nazionale Maurizio Gardini

“La cooperazione è un patto tra generazioni – nota il vice direttore generale Fabiola Di Loreto, in procinto in tempi assai brevi di diventare il numero uno dell’organizzazione -. Non ci spaventano le differenze, anzi proprio sulle diversità noi lavoriamo per unire e per costruire un futuro migliore”. E proprio in questo filone si inseriscono le tre cooperative sociali scolastiche, nate tra i banchi del Buratti nell’ambito dell’alternanza scuola – lavoro prevista dalla legge sulla Buona scuola. Si tratta di “Civico zero” (si occupa di informazione, ufficio stampa, strategie comunicative, mass media, marketing territoriale), “Teen Events” (organizzazione di eventi, accoglienza di giovani, attività didattiche, ludiche e ricreative per bambini, centri estivi) e “Profumi della Tuscia” (promozione di prodotti tipici). Sono circa 250 ragazzi che frequentano il terzo anno e che stanno toccando con mano che cosa significa praticamente interloquire con il mondo del lavoro. I rispettivi presidenti (Ivan Cianchi, Matteo Santini e Marika Capocecere) se la cavano brillantemente negli interventi in cui spiegano di che cosa si occupano, ricevendo i convinti complimenti della platea, della loro insegnante Luciana Vergaro e della preside Clara Vittori. “Un’esperienza importante – sottolinea la professoressa Vergaro – che speriamo possa ripetersi anche l’anno prossimo e in futuro con un maggior numero di studenti coinvolti”.

Un altro momento dell'assemblea

Un altro momento dell’assemblea

La storia di Confcooperative parte a Viterbo da molto lontano: l’atto costitutivo porta la data del 25 febbraio 1949. Lo sottolinea con giustificata enfasi nel saluto finale il presidente nazionale Maurizio Gardini: “Veniamo da lontano, ma non intendiamo certo fermarci. Perché non siamo rassegnati al declino del nostro Paese: i nostri valori fondanti sono sempre validi e devono costituire la base su cui edificare un futuro diverso e migliore per i nostri figli e per tutti i giovani”. Inevitabile un passaggio sulle vicende che hanno interessato alcune importanti coop della Capitale. “Poche mele marce a Roma (e in parte anche a Rieti) hanno infangato la nostra credibilità e il lavoro onesto di migliaia di soci. Ma non ci siamo arresi, continuando ad operare con onestà e trasparenza. Proprio in queste ore, il governo sta approvando finalmente il codice degli appalti: un provvedimento che abbiamo fortemente voluto e al quale abbiamo collaborato nella stesura. Ma vi sembra normale un Paese nel quale la Guardia di finanza certifica che il 70% degli appalti non è regolare?”.

“Confcooperative – conclude Gardini – va avanti a testa alta, sicura che il lavoro darà sempre frutti importanti, aiutando e sostenendo le buone cooperative di Viterbo, di Rieti, del Lazio e dell’Italia tutta per farle diventare sempre più la casa dei soci e dei cooperatori”. Poi l’acclamazione dei nuovi vertici, la firma dell’atto costitutivo (approntato dal notaio Massimiliano Pensato di Vetralla) e i brindisi d’obbligo. Lunga vita a Confcooperative Lazio Nord.

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