Un viterbese a Bruxelles, ma con una matita in mano. Nella capitale belga sotto attacco terroristico (34 morti accertati finora) ieri c’erano diversi concittadini: soprattutto studenti. In un modo o nell’altro, si è accertato che non siano stati coinvolti negli attentanti, né in quello dell’aeroporto né nell’altro nella metropolitana. Meglio così. A Viterbo, tra telefonate e la funzione Safe di Facebook (che avverte automaticamente se una persona è al sicuro durante un evento tragico o una catastrofe) si è immediatamente tirato un sospiro di sollievo per i propri cari.
Ma c’è una piccola grande storia che riguarda un ragazzo viterbese, il 36enne Alessandro Pastori, che vale la pena riportare. Perché è una storia di ansia e di creatività, di emozioni (non necessariamente positive) e di forme d’espressione. Con una premessa: Alessandro sta bene, non è stato toccato – almeno non fisicamente – dagli attacchi, benché viva a due passi dal Parlamento europeo.
Pastori in arte si chiama Alo, e l’arte ha un ruolo importante in questa storia. Ha sempre disegnato, sin da giovanissimo, ha anche esposto i suoi disegni in diversi locali nel capoluogo, e ha un buon pubblico di estimatori. Da qualche anno lavora proprio nella capitale del Belgio, dove fa l’illustratore di libri per bambini per la casa editrice americana Ustound.