Che il pianeta calcio, qui nello Stivale pallonaro, sia cosa da rivedere completamente, è tanto logico quanto scontato. Che però la crisi economica e culturale della nazione stia notevolmente contribuendo a marciare in senso inverso, appare altrettanto evidente. E allora? Come se ne esce? Con l’implosione, giurerebbero alcuni. Col cervello, direbbero altri.
In realtà la risposta giusta (o almeno una delle) arriva dalle radici della disciplina. Dai campi di paese, per utilizzare un termine romantico. Dal piccolo.
Nemmeno troppi anni fa, per chi seguiva il calcio dilettantistico, sentir parlare di cifre da leccarsi i baffi, lassù in zona tribuna, era una prassi consolidata. “Quell’attaccante fa la Seconda, coi gol ci campa”. “Lo conosci il 7? In Eccellenza beccava 3mila al mese”. Rimborsi folli. Momenti d’oro. Ma anche dinamiche impensabili, ora. Con la cinghia che si stringe, la poca voglia di sponsorizzare e tutto il resto.
Ecco quindi il progetto giusto (sulla carta, poi vedremo nel tempo come va). Semplice, lineare, ma lungimirante.
Partiamo dal nome: Polisportiva Monti Cimini. Che sarebbe una società (per il momento legata solo al calcio) che racchiude in sé quattro comuni limitrofi. Vignanello, Vallerano, Soriano e Vasanello. Scritti così, come in qualsiasi altro modo. Non c’è un capofila.
E perché questi qua si sarebbero accorpati dopo che per una vita ogni derby si sono suonati come gong? Per i pochi soldi, ok. Perché di gente che gioca per il suo paese ce ne sta sempre meno, figuriamoci a gratis. Perché combattere contro le romane è sempre un’impresa, vero anche questo. Ma anche, e forse soprattutto, perché l’unione fa la forza. L’unione di intenti (intesi come competenze, uomini, storia). L’unione di mezzi (strutture, bus, palloni, genitori…).
Ed ecco come stanno le cose. In organigramma la triade al comando è composta dal presidente Francesco Pecci, dal patron Francesco Torroni e dal direttore tecnico Gianni Patrizi. Un imprenditore, un commercialista ed un ex allenatore. Fusi, al fine di non continuare a far sopravvivere il calcio di zona.
Con loro ci saranno poi tecnici preparati e patentati, più educatori per i cuccioli del branco. La prima squadra, una Promozione (c’è chi dice che punti a salire) è infine affidata a Stefano Del Canuto. Ex Montefiascone dei miracoli. Giovane quanto basta per essere già vecchio, ma non troppo.
Per quel che riguarda l’impiantistica, inoltre, c’è già il nullaosta per la disponibilità degli impianti di Vignanello e Vallerano. Soriano e Vasanello daranno l’ok dopo le Comunali. A proposito: per una volta la dirigenza si dice lontana dalla politica. E si spera che sia così sul serio.
Cos’altro aggiungere? Il calcio-mercato è già cominciato. L’entusiasmo non manca. Buon viaggio, Polisportiva Monti Cimini.