28042024Headline:

“Ogni edizione pensiamo alla successiva”

Il direttore artistico, Massimiliano Capo, ha fatto il bilancio di questa ottava edizione

Uno dei ''banner'' nella casa di Medioera

Uno dei ”banner” nella casa di Medioera

Si è chiusa domenica l’ottava edizione di Medioera. Il festival dell’innovazione e della cultura digitale ha proposto workshop, dibattiti e laboratori con ospiti di caratura internazionale, e si è concluso con successo a Sutri con uno degli eventi più conosciuti, l’Instameet.

Una ottava edizione che lasciato soddisfatti spettatori ed organizzatori. Massimiliano Capo, direttore artistico di Medioera, ha confermato le buone impressioni avute già nella serata evento che ha anticipato l’apertura del festival: “E’ andato tutto benissimo, forse anche meglio di come avevamo immaginato. E’ stato infatti evidente l’interesse del pubblico per gli eventi che hanno coinvolto il festival ma anche per quelli che l’hanno anticipato. Inoltre, le scuole che hanno aderito al progetto hanno permesso di svolgere degli eventi mattutini molto interessanti e partecipati.”

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Uno scatto dall’Instameet di Sutri

E’ già successo che Medioera abbia svolto una serie di eventi anche al di fuori del festival, ma gli eventi di quest’anno sono stati numericamente superiori alle altre edizioni e tutti caratterizzati da una ottima presenza di pubblico. Verrebbe facile pensare che presto le giornate del festival possano aumentare, ma il direttore artistico ha chiarito come sia probabilmente questa la formula migliore. ”L’idea su cui stiamo ragionando è quella di proporre il festival come una sorta di punto fermo ma con degli eventi speciali che gli ruotino attorno – ha sostenuto Capo – crediamo che il festival debba rimanere il momento della riflessione generale e del coinvolgimento, ma che possano comunque esistere altri momenti, senza una cadenza specifica, che magari nascano da esigenze del momento”.

Come già anticipato comunque, uno tra gli eventi più famosi di Medioera è il tradizionale Instameet. Quest’anno la ”passeggiata fotografica” si è svolta nella città di Sutri, a partire da Villa Savorelli allo scenografico Anfiteatro, scavato per intero nel tufo e ritenuto tra i più belli al mondo fino alla Necropoli e alla Chiesa della Madonna del Parto, anche conosciuta come Mitreo per l’adorazione del dio pagano Mitra. Un set che ha scatenato la fantasia dei più e a colpi di #WWIM15 ha popolato le bacheche di moltissimi. ”Quella di domenica è stata davvero una bellissima giornata – ha continuato Massimiliano Capo –  abbiamo, per la prima volta, portato i talk anche sul posto dove si è svolto l’Instameet. Solitamente, Medioera si chiudeva con questo appuntamento fotografico invece questo esperimento ha funzionato alla grande. Anche in questo caso, c’è stata una grande partecipazione di pubblico, ma credo che abbia aiutato anche la meravigliosa cornice: le bellezze del paesaggio di Sutri e la disponibilità dell’organizzazione locale hanno permesso che tutto andasse perfettamente”.

medioera 2Ora che è Medioera è finito c’è il tempo di rilassarsi e godersi il meritato successo. Ma da buon direttore artistico, Massimiliano Capo è conscio del fatto che non c’è molto tempo libero se si vuole organizzare altrettanto bene la nona edizione di questo festival. ”Eventi come questo, difficilmente ti mettono nelle condizioni di staccare completamente. Restiamo sempre attenti e concentrati su possibili temi da inserire di volta in volta. Io dico che è il momento degli appunti: gradualmente ci appuntiamo idee da elaborare e su cui poter lavorare. Essenzialmente però, quello che abbiamo sempre pensato è che ogni edizione di Medioera è quella giusta per pensare alla prossima”.

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