Maltrattamenti all’asilo di Monterosi, assolta la preside dell’istituto Anna Grazia Pieragostini.
Accusata dalla Procura di non aver fatto nulla per impedire che una sua dipendente, la maestra Caterina Dezi, malmenasse e umiliasse i piccoli studenti del comprensorio, era finita a processo nel 2014. Ieri, dopo oltre cinque anni dal suo rinvio a giudizio, è arrivata per lei l’assoluzione.
”La donna ha fatto tutto quello che le era possibile fare per arginare e monitorare i comportamenti della Dezi, ritenuti violenti e illeciti da alcuni genitori – ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Luigi Sini – ha predisposto maggiori ore di comprensenza tra maestre, di modo che non rimanesse da sola. Ha chiesto a colleghe e personale parascolastico di riferirle qualsiasi tipo di anomalia. Ha ascoltato le preoccupazioni dei genitori e partecipato a riunioni con le classi. Dopo un primo momento di agitazione, non ha ricevuto più segnalazioni. Logico che pensasse che la situazione fosse rientrata”.
E la situazione, che i genitori dei piccolini sono venuti a raccontare in aula nel corso delle numerose udienze, era la stessa che le telecamere dei carabinieri per giorni hanno ripreso: strattoni, urla e schiaffi ai bambini della sezione B dell’asilo di Monterosi per cui la Dezi, facendosi carico di ogni responsabilità dopo l’arresto in flagranza, ha patteggiato una pena a due anni di arresto.
”Avevano paura di andare a scuola, tornavano a casa con graffi e segni rossi su tutto il corpo” hanno riferito i genitori, parti civili rappresentate dall’avvocato Giovanni Labate. Segni evidenti dei maltrattamenti subìti dalla maestra Dezi, ma di cui la preside non avrebbe potuto sapere niente prima dell’intervento dei carabinieri e dell’installazione delle telecamere: da qui la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice Silvia Mattei.