Tre etti e mezzo di cocaina, divisi in dosi e una pistola con caricatori e proiettili nascosti in auto, condannato a sei anni e mezzo di reclusione.
Arrestato lo scorso 19 settembre, dopo un rocambolesco inseguimento tra la sua Smart e due volanti della squadra mobile, il 24enne O.R. è stato condannato ieri mattina dal gup Francesco Rigato: il ragazzo in carcere dal giorno della convalida e dell’interrogatorio di fronte al giudice Savina Poli, sarebbe pronto a ricorrere in Appello tramite il suo legale, l’avvocato Franco Taurchini, per tentare un la revisione della sentenza.
A pesare sul giovane, le accuse di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di armi e resistenza a pubblico ufficiale.
Alla vista dell’Alt! degli uomini della pattuglia, infatti, O.R. avrebbe accelerato e proseguito la sua folle corsa a bordo di una Smart. Da qui, l’inseguimento per le principali vie della città e il successivo speronamento tra le auto. Da una parte le volanti della polizia, dall’altra quella del ragazzo. Finita, poi, contro un’aiuola.
Il 24enne allora, assieme ad un altro giovane ancora non identificato, si sarebbe dato alla fuga a piedi, cercando di raggiungere casa. Un appartamento in via San Crispino dove, pochi minuti dopo, i poliziotti sarebbero andati a prenderlo. Per arrestarlo.
Durante la perquisizione delle stanze, la sorpresa. Il ritrovamento di un’ingente quantità di denaro: 13 mila euro in contati che, secondo gli inquirenti sarebbe frutto dell’attività di spaccio.
Ben diversa la versione offerta da O.R., originario dell’Albania, secondo cui, quei soldi, non sarebbero altro che i guadagni derivanti dalla vendita di auto nel suo paese di nascita. Avrebbe negato, dunque, ogni responsabilità.
Ieri, il rito abbreviato di fronte al gup, con il quale è riuscito a ottenere lo sconto di un terzo della pena: 6 anni e mezzo a fronte delle richieste del pm Michele Adragna a 9 anni.