28042024Headline:

”Sono tornati i lupi. Mi arrendo: chiudo”

La disperazione di un allevatore che ha perso diversi ovini: ''Il danno è ingente''

”Questa volta chiudo. Cesso l’attività”. Andrea Di Sero davanti al nuovo assalto di lupi al suo gregge, l’ennesimo, alza le braccia. ‘’Non ci sono più le condizioni per andare avanti – dice – il danno questa volta è ingente e nessuno ci aiuta’’.

I lupi questa volta hanno agito di notte oltrepassando le recinzioni. Quando ieri mattina Andrea Di Serio è andato ad aprire i cancelli del terreno dove erano gli ovini ha fatto la terribile scoperta: una decina di pecore erano state dilaniate, altre 27 gravemente ferite, tutte con un buco al collo.

”Il danno questa volta è ingente – dice l’allevatore – si aggira intorno ai 10mila euro. Oltre ai capi, ho perso anche il latte che non ho potuto mungere e non potrò farlo neanche nei prossimi giorni. Le pecore sono spaventate. Le ho trovate sparpagliate in 17 ettari di terreno. Senza considerare che è andata all’aria anche la produzione per l’anno prossimo: molti degli ovini erano prossimi al parto. Sono deciso a vendere tutto: questa volta è quella buona. Ho già avvisato alcuni macellai. Da due anni a questa parte non si posso rimettere i soldi in questa maniera”. Il penultimo assalto era avvenuto due mesi fa, i primi di marzo.

”Oltre il danno anche la beffa perché ora per smaltire le 10 pecore devo pagare 400 euro – continua Di Sero – se muoiono anche quelle ferite dovrei pagare altri 1200 euro. Non sono intenzionato a pagare lo smaltimento. Sono arrivato alla frutta”.

A fare rabbia all’allevatore è anche il fatto che in altre regioni del Centro Italia sono previsti risarcimenti o contributi per chi subisce l’assalto dei lupi. ”Il problema da noi non si risolve – dice ancora Andrea Di Sero – le istituzioni, lo Stato dovrebbero prevedere un aiuto nel momento di difficoltà per le attività come le nostre, dove l’evasione fiscale è praticamente inesistente visti i controlli stringenti su latte e capi di bestiame. Quanto meno lo smaltimento delle carcasse dovrebbe gratuito. Ma a tutt’oggi non abbiamo alcun tipo di contributo. Siamo lasciati soli a fronteggiare una situazione esasperante e difficile”.

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