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Tradizione ed identità Britannica

Gli inglesi saranno inglesi per sempre

di Andrea Stefano Marini Balestra

Roma,20.9.22 – Ho seguito ieri per televisione le cerimonie funebri della Regina Elisabetta II° e spontaneamente mi è venuto da pensare.

Oggi, nel 2000 vale ancora rispettare certe tradizioni, cerimoniali e costumi nazionali, oppure è bardatura superata ?

Premettendo che la Regina mancata qualche giorno fa dopo 70 anni di regno fosse benvoluta dal popolo inglese non c’era bisogno dimostrarlo come è stato dimostrato per l’oceanica folla che per ore ha chiesto entre nella camera ardente. Quindi affermazione del principio di un’identità nazionale.

Anche se la monarchia inglese, come disse uno, potrà essere l’unica monarchia che resterà al mondo, è indiscusso il fatto che nelle isole britanniche, salvo la recalcitrante Scozia, l’istituzione monarchica è viva.

Quello che in particolare mi ha colpito è il rispetto della tradizione tipica nazionale del Regno Unito, la coesione di un intero popolo, anche dei lontani paesi da esso ancora amministrati, il tripudio di bandiere, le salve di cannone, un’unotà di intenti

Una fedeltà al capo dello stato che soltanto la figura carismatica di un monarca può assicurare. Un re è tale perchè discende da una famiglia che nei secoli ha creato lo stato, l’ha difeso e, anche nel terzo millennio non si tira indietro nella responsabilità guidare, anche se solo rappresentativamente, una nazione.

Diversamente, un capo dello stato eletto in regime repubblicano, non è mai di tutti i cittadini, ma solo quelli che l’hanno votato.

Bene, al di là di un complesso cerimoniale che poteva apparire fuori tempo per noi figli del computer, va considerata che le uniformi varie dei vari corpi militari traggono origine lontana. Sono state che solo aggiornate. Gli scozzesi suonano le cornamuse ed hanno il gonnellino (retaggio dei fanti romani unica potenza continentale ad aver fatto ingresso nelle isole britanniche), le guardie della torre di Londra un ingombrante copricapo e, soprattutto il Re Carlo III° e sua sorella Anna l’uniforme della Royal Navy. Entrambe ammiragli, altrettanto ufficiale superiore l’erede al trono William. Certamente, l’aver scelto 140 marinai come trainatori dell’affusto di cannone sul quale era adagiata la bara della Regina defunta non è stato un caso; la Royal Navy è il corpo militare che ha dato potenza nei secoli ed attualmente la mantiene, certamente il più importante.

Quindi si è potuto osservare mantenuto un pieno rispetto della tradizione, nonchè del cerimoniale e dell’ordine gerarchico da parte di chiunque seguiva ed assisteva al corteo nei viali di Londra.

Certamente vanto del Regno unito possedere intatti questi elementi tramandati dal Medio Evo ad oggi. Chi, oggi. nel terzo millennio, ormai da oltre venti anni iniziato, contesta identità e tradizioni nazionali, mina la credibilità del concetto dello stato che si riassume in:”Territorio, popolo e sovranità”

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