A Nocchi quale presidente del Governo delle acque del Viterbese e coerentemente con il nostro progetto ”per i beni comuni” abbiamo inviato la richiesta del seguente ordine del giorno:
Da tempo la Talete quale soggetto gestore del ciclo delle acque del Viterbese pratica aumenti di tariffa dell’acqua determinando disagio nelle famiglie.
La Talete considera ormai l’aumento tariffario l’unico strumento per ripianare bilanci negativi di gestione determinati anche da una debolezza del nostro Ambito territoriale ottimale. Essendo l’acqua un diritto universale per tutti i cittadini e avendo ormai constatato che la forma gestionale privatistica della Talete non può garantire tale diritto. Chiediamo come gruppi ”per i beni comuni” che venga posto all’ordine del giorno di un Consiglio provinciale urgente convocato in forma straordinaria: 1) impegno del presidente della Provincia a non approvare alcun aumento tariffario dell’acqua; 2) impegno del Consiglio provinciale a non procedere a vendita di quote della società Talete a privati; 3) impegno del presidente a convocare un’assemblea dell’Ato quale governo delle acque del viterbese per discutere una gestione consortile per bacini idrografici che anche attraverso il sostegno della fiscalità generale possa colmare le debolezze del nostro ambito legate anche agli alti costi di dearsenificazione.
Chiediamo inoltre che la convocazione del Consiglio sia possibilmente in forma aperta.
No all’aumento di tariffe. No all’ingresso di privati. Sì all’acqua pubblica.
Fabio Valentini, consigliere provinciale ”per i beni comuni”
Bengasi Battisti, coordinatore provinciale ”per i beni comuni”