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Expò 2015? Occasione d’oro

expo-2015Le recenti vicissitudini giudiziarie legate a Expo 2015 non ci devono indurre a gettare il bambino con l’acqua sporca: questo mi è capitato recentemente di dire in un appuntamento organizzato dalla Cna. Questo concetto va ribadito con forza contro ogni tentativo “sfascista” da parte di chi vorrebbe affossare l’evento più forse importante dei prossimi 5/10 anni per la nostra economia nazionale. In un Paese come il nostro dove l’export conta il 30% del Pil è indispensabile, come sostenuto da più parti, dotarsi di una strategia per l’internazionalizzazione a maggior ragione in vista di “Milano 2015”.

Nel corso del 2013 le esportazioni italiane hanno segnato un – 0,1 % rispetto al 2012 con in particolare un -0,7 % per l’Italia centrale. La Regione Lazio, che costituisce il 4,5% del totale delle esportazioni nazionali, decresce del 1,6% tendenziale segnando per la prima volta dal 2010 il primo segno meno ( si passa addirittura dal +25,7 % del 2010 al -0,7 del 2013). In questo quadro tuttavia la provincia di Viterbo, che contribuisce all’export regionale per il 1,8% con circa 326 milioni di euro (penultima delle province laziali con alle spalle solo Rieti), segna nel 2013 un importante dato in controtendenza. Infatti le nostre esportazioni aumentano, contrariamente al trend regionale, del 5,1% con le mete più rilevanti per le vendite estere del Viterbese che sono la Unione Europea e l’America settentrionale.

Oltre alla agricoltura-silvicoltura e pesca che rappresenta il 14% dell’export della provincia (seppure con un pesante meno il 15,2% rispetto al 2012) i settori viterbesi più significativi risultano gomma e plastica (+8,6%) , tessili e abbigliamento, pelli e accessori ( +65,2%) e alimentari bevande e tabacco ( -17,4%) che contribuiscono rispettivamente al 33,1 al 18,1 e al 12,9% delle totale delle vendite “viterbesi “ all’estero.

Una recente indagine “Doxa” per Federalimentare stila una classifica dei settori che ci rappresentano di più al mondo ed in testa, con il 57% ( il doppio della moda per intenderci, 27%), svetta l’alimentare

A fronte di questi dati è palese l’importanza che Expo 2015 rivesta anche per il nostro territorio soprattutto alla luce del tema scelto “nutrire il pianeta energia per la vita” che punta sull’agroalimentare. Anche a Viterbo, come in Italia, questo può rappresentare il “nostro filone d’oro”, un settore che si stima cresca di oltre l’8% a fine 2017. Un’ occasione, Milano 2015, che le nostre aziende non devono e non possono perdere.

C’è fame di cibo italiano nel mondo, diceva qualcuno prepariamoci a saziarla anche a Viterbo con i nostri prodotti, organizzandoci e convincendo a esportare quanti anche da noi, pur avendone le potenzialità. ancora non lo fanno, sostenendo come istituzioni le aziende attraverso la fornitura di informazioni e competenze ma anche, e in questo l’Unitus dovrà essere in prima fila, figure professionali specializzate.

Il tempo stringe: manca meno di un anno al 1 maggio 2015. Il vero delitto per la Tuscia, dati alla mano, sarebbe farsi trovare impreparata.

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