Un punto e un po’ di spunti dalla trasferta di Nuoro (0-0 il finale) che è stato anche l’esordio sulla panchina della Viterbese di Federico Nofri. Intanto, quella scossa che si auspicava dal cambio di allenatore non sarà stata di alto voltaggio, ma si è sentita. Almeno a livello d’impegno e di intensità dei giocatori, che evidentemente hanno recepito anche il messaggio della società (“Sono tutti sotto osservazione”). Basi sulle quali lavorare per il tecnico, che tra l’altro ha cambiato qualcosa nella scelta degli uomini, riproponendo Stefano Scardala al centro della difesa accanto a Dierna, e schierando dall’inizio l’esperto centrocampista Cuffa, che non è dispiaciuto. Confermato il 4-3-3, c’è da scommettere che una settimana intera di allenamenti potrà servire a Nofri per conoscere meglio il materiale a sua disposizione e pensare alle soluzioni più utili.
Del resto, il calendario è impegnativo, se non fondamentale per capire quale campionato si merita la Viterbese. Domenica c’è il derby con la Flaminia (ieri sconfitta 3-1 in casa dall’Albalonga e già alle prese con una difficile situazione di classifica), poi il Grosseto, quindi il Trastevere e il Rieti. La vetta non è lontanissima: sei punti, e manca ancora una squadra leader indiscussa. In questo contesto, allora, gli scontri diretti diventano fondamentali, magari in attesa di quei ritocchi di mercato che la società ha intenzione di fare.
Settimana importante anche per i lavori allo stadio Rocchi. Piccoli interventi (alle barriere di separazione e ai cancelli d’emergenza) richiesti da tempo dalla Lega nazionale dilettanti ma ora non più rimandabili, visto che c’è il rischio di dover giocare a porte chiuse.