“Via l’Imu e la Tasi dagli immobili con alta efficienza energetica”, la proposta arriva dal presidente Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Viterbo, Andrea Belli. Che raccoglie le idee e i suggerimenti che già Confindustria con il presidente Giorgio Squinzi e la stessa Ance nazionale con Claudio De Albertis, avevano inoltrato nei giorni scorso al Governo. “Perché alcuni strumenti citati nel loro documento – spiega Belli – possono essere declinati anche a livello locale”.
“Tra le misure immediatamente attuabili – sostiene Belli – c’è sicuramente l’esenzione da Imu (prima e seconda casa), Tasi e dalla futura Local tax fino al 2018 per quegli immobili di nuova costruzione di classe A e B, con alto valore energetico quindi. Si può pensare, inoltre, di istituire premi di cubatura (che al Comune non costano nulla e che anzi comportano maggiori entrate di oneri concessori), per chi costruisce con criteri superiori al livello richiesto dalla legge in termini di sostenibilità ed efficienza energetica”.
Per il presidente provinciale dell’Ance la riqualificazione del patrimonio edilizio è urgente, e andrebbe accompagnata anche da due altri interventi: “Introdurre un’imposta di registro, ipotecaria e catastale fissa nelle operazioni di rottamazione degli edifici inquinanti e di sostituzione con fabbricati di nuova generazione. E la conferma per il 2016 del bonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e la stabilizzazione al 50% degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie”.
Di certo, l’intervento a livello centrale di Confindustria e Ance è rilevante: “E’ importante – osserva Belli – che abbiano presentato queste proposte congiuntamente, confermando che non ci può essere crescita senza l’edilizia e ciò vale tanto più in un territorio come quello viterbese. Più indicatori ci dicono che la ripresa è dietro l’angolo e questi strumenti possono di certo favorirla. Sviluppo e ripresa che passano immancabilmente per l’impresa”.