01052024Headline:

I Giorni Anomali in missione nel Donbass

La band viterbese terrà 3 concerti e porterà alla popolazione un ecografo, pannolini e medicinali

La conferenza stampa di presentazione dei Giorni Anomali

La conferenza stampa di presentazione dei Giorni Anomali

Si parte oggi, destinazione Donbass: circa tremila chilometri per portare in quell’angolo di Europa, piuttosto dimenticato dagli uomini, aiuti d’ogni genere. Protagonisti i ragazzi dei Giorni Anomali, il gruppo viterbese che oltre ad un ecografo, pannolini, medicinali ed altro ancora, porterà ciò che sa fare, cioè la musica. Sono tre i concerti previsti: sabato a Donetsk, domenica a Stakanov, lunedì a Luhansk. Sono le tre principali città dell’Ucraina che si sono autoproclamate indipendenti e che vorrebbero staccarsi per aderire alla federazione russa. Tutto questo ha provocato un embargo su ogni tipo di fornitura; qualcosa riesce ad arrivare dalla Russia, ma sempre molto poco rispetto alle necessità di una popolazione ormai allo stremo. “Non conosciamo la situazione reale – spiega il front men della band, Federico Meli – ma le poche informazioni che abbiamo ricevuto ci dicono che manca tutto: i pannolini per i bimbi, tanto per cominciare. Pare che la vodka sia l’unico anestetico che si possono permettere negli ospedali…”.

Alla raccolta di medicinali e generi di prima necessità hanno contribuito diverse aziende viterbesi (Tecnopoint, Chalet Garbini 1908, Cancellieri, Rotaract, Vinyluse, Giardino del Papero, Maledetta Abitudine, Cgt Elettronica, Farmacia Zonghi), ma c’è anche un ecografo che i Giorni Anomali riusciranno a far entrare nel Donbass e che è stato messo a disposizione da una raccolta fondi fatta in Lombardia. Per arrivare in quella terra, i mezzi in partenza dall’Italia faranno un giro molto largo evitando di passare dall’Ucraina. “Passeremo dalla Germania e poi proseguiremo per l’Estonia – aggiunge Federico – anche se il percorso preciso non siamo ancora in grado di anticiparlo. E’ in corso nel Donbass uno scontro tra Stati Uniti e Russia, ma a noi le questioni geopolitiche non interessano. Vogliamo semplicemente portare un aiuto concreto e regalare con la nostra musica qualche momento di serenità”.

La regione del Donbass

La regione del Donbass

Il progetto è sostenuto dal Comune di Viterbo. “Ma i protagonisti siete voi – spiega il sindaco Leonardo Michelini -. Noi come amministrazione siamo vicini ad un’iniziativa di alto valore umanitario che merita di essere sostenuta”. Un ruolo importante ha avuto il consigliere Livio Treta che si è dato da fare nella ricerca dei necessari appoggi. “Un gruppo di giovani che si impegna nel sociale – aggiunge l’assessore Alessandra Troncarelli – e quindi un progetto che merita tutto l’appoggio possibile. Le aziende ci hanno messo i prodotti e i medicinali: voi ci mettete il cuore per un’iniziativa concreta che fa onore a voi e alla città di Viterbo”.

Si parte stamattina, mentre il rientro è previsto per martedì prossimo (31 maggio). Insieme a Federico Meli, suoneranno Alessio Forlani (basso), Riccardo Aquilanti (chitarra) e alla batteria Cristiano Ciarrapico. Il progetto è coordinato dalle associazioni Save the Donbass People e Coordinamento Solidale per il Donbass.

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