Hanno cominciato già da domenica scorsa, in via sperimentale, ad affacciarsi nell’unita operativa di Oncologia di Belcolle, diretta da Enrico Maria Ruggeri, con i loro nasi rossi e i loro vestiti strampalati per portare un sorriso ai pazienti ricoverati e ai loro familiari, anche per un piccolo lasso di tempo. Sono i clown di corsia dell’associazione Vip (Viviamo in positivo) Viterbo Goji, anche loro espressione del variegato universo del volontariato, diventato ormai un alleato insostituibile per i professionisti che operano quotidianamente nelle strutture ospedaliere della Ausl di Viterbo.
Nello specifico, il progetto dei clown di corsia nella Tuscia è partito nel 2008 nell’unità operativa di Pediatria di Belcolle, estendendosi negli anni ai reparti di Medicina d’urgenza, Nefrologia degenza e nella Geriatria di Montefiascone. L’associazione Vip Italia Onlus nasce nel 2003 e coordina 52 associazioni federate locali. I 3.500 i volontari clown di corsia prestano settimanalmente servizio in oltre 150 strutture ospedaliere e sociosanitarie in tutta Italia.
“Durante questi 5 anni – commenta il direttore sanitario di Belcolle, Giuseppe Cimarello – la presenza dei volontari clown ha rappresentato sicuramente un’esperienza positiva, capace di allietare e, dove possibile, vivacizzare alcuni momenti della degenza di piccoli e grandi pazienti e, perché no, anche degli operatori in servizio. I volontari clown sono aumentati nel numero con il passare del tempo e hanno mostrato crescente entusiasmo e disponibilità a incrementare le presenze domenicali nel nostro complesso ospedaliero, arrivando recentemente a manifestare la volontà di avvicinare anche i pazienti dell’Oncologia”.
E, dopo un incontro organizzato dalla direzione sanitaria e dal Saio con i referenti dell’associazione Vip Viterbo Goji e con il direttore e il coordinatore infermieristico del reparto viterbese, grazie alla disponibilità e alla sensibilità da tutti mostrate, è stato possibile concordare l’inizio di questo nuovo progetto dedicato ai pazienti oncologici.
“Siamo consapevoli – conclude Cimarello – di quanto sia complessa e delicata questa nuova esperienza. Per questo, come concordato, organizzeremo degli incontri preliminari tra gli operatori sanitari dell’Oncologia e i volontari, in occasione degli allenamenti mensili che i clown di corsia effettuano per sviluppare le loro capacità d’improvvisazione e acquisire le necessarie tecniche teatrali e di giocoleria. Metteremo, quindi, medici, infermieri e volontari a confronto per individuare insieme le modalità di intervento più idonee con l’obiettivo di distogliere l’attenzione dei degenti e dei familiari, fosse anche per qualche minuto, dalle gravi e serie situazioni e dallo stress psicologico che la patologia oncologica inevitabilmente comporta. Sarebbe già un enorme risultato”.