03052024Headline:

Il Natale delle frazioni vale la metà

Arduino Troili, delegato di Bagnaia

Arduino Troili, delegato di Bagnaia

Anche le frazioni, nel loro piccolo, s’incazzano. S’incavolano soprattutto i consiglieri delegati, che pur appartenendo alla maggioranza, non hanno esitato l’altro giorno a disertare il consiglio comunale. Per protesta. Perché i fondi previsti da Palazzo dei priori per le manifestazioni dello scorso Natale (e autorizzati da una delibera di giunta del 27 dicembre) sono sì finalmente arrivati, ma sono la metà di quelli pattuiti (dodicimila euro).

Per le manifestazioni nelle frazioni del capoluogo, infatti, si era provveduto a stanziare dei fondi separati rispetto a quelli per il Natale viterbese. Le varie associazioni coinvolte  (Gpal. Proloco Roccalvecce, Confraternita S.Antonio Abate, Centro Sociale La Torre, Proloco San Martino), hanno avuto dunque un’amara sorpresa, quando hanno saputo che rispetto ai soldi preventivati sarebbero arrivati molto meno. Di qui l’arrabbiatura di Martina Minchella (delegata di San Martino al Cimino), Arduino Troili (Bagnaia) e Marco Volpi (Grotte Santo Stefano): “A noi consiglieri delegati sembra che questo modo di agire rappresenti una mancanza di rispetto per le frazioni e per le associazioni che hanno validamente operato nel territorio – dicono i tre – Che oltretutto va a sommarsi a ciò che si era verificato con i contributi per il Settembre Viterbese (anche questi arrivati in ritardo e in forma minone, ndr), abbiamo perciò deciso in segno di protesta di non partecipare alla seduta del consiglio”. Un gesto che farà discutere, visto che i tre fanno parte della maggioranza: ora toccherà al sindaco ricomporre questa frattura. E va detto che la stessa Minchella, non più tardi di un paio di settimane fa, aveva scritto una lettera proprio al primo cittadino, dicendosi pronta a restituire la delega qualora la scarsa attenzione nei confronti delle frazioni fosse continuata.
Per i consiglieri, comunque, il problema è nel metodo: “Questa delibera dimostrache la sola creazione di capitoli separati per le frazioni per investimenti, manutenzione, sociale e cultura, possa essere di fatto aggirata sottraendo risorse, in mancanza di una chiara politica di tutela del territorio – scrivono Minchella, Troili e Volpi – In occasione della prossima sessione di bilancio auspichiamo che si possa porre fine a questo modo di agire che non tiene in giusta considerazione le esigenze delle nostre frazioni e dei suoi abitanti, altrimenti dovremo riconsiderare il nostro ruolo di consiglieri delegati”.

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