02052024Headline:

Quando lo sport è a tempo di musica

danza (2)

Angelo Buzzi e Alessandra Lanzi

Saranno pur considerati sport minori (che poi cosa vuol dire non si è mai capito). Resta però il fatto che sono gli unici, o comunque tra i pochi, che ancora ci regalano qualche soddisfazione. Il sottobosco in tutina viterbese continua a sfornare talenti e talentini. Gente di cui si sente parlare raramente. E che invece sovente ritorna all’ombra della Palanzana con un carretto di riconoscimenti.

Stavolta è il turno della danza. Disciplina che solo a partire da oggi sappiamo si possa abbinare all’appellativo “sportiva”. E se ne può dibattere su duplice versante. Partendo dalla scuola, la “New Dance Alba”, che vanta ben ventidue candeline dell’apertura dei cancelli. I padri fondatori sono Angelo Buzzi e Alessandra Lanzi. Non due meteore. Bensì una coppia collaudatissima e temuta in ogni pinzo del globo. Un pratico esempio è il quarto posto fresco fresco beccato in Germania. A Wuppertal. Dove il duo ha rappresentato l’Italia intera nella competizione Master

(Professionale division). In sostanza ciò che nel calcio viene definito un campionato Mondiale. Tra i crucchi il primo atto, “standard” over 45. E poi la ripresa giocatasi a Rimini, con le “latine” over 35.

Parallelamente a questo ottimo risultato, ossia mentre Buzzi e Lanzi volteggiavano, i loro allievi si son giocati semifinali e finali dei campionato italiani. Marco Melilli e Paola Caccia (categoria 55/60) ne sono usciti primi assoluti per le “latino-americane” e nella “combinata dieci balli”. I collaudati tredicenni Simone Boccialoni e Aurora Marigliano quarti nelle “standard” e finalisti nella “combinata dieci balli”. Angelica Riccardi finalista “latin show dance” over 16.

Di sicuro in palestra han dovuto comprare una mensola nuova grande così, per poggiarvi tutta questa roba. Comunque. “Insegnare è un mestiere e farlo bene è un nostro dovere e un nostro immenso piacere – commentano i maestri – Non è solo esperienza sul campo, ma è stata una formazione sia pratica che teorica. Mettiamo volentieri a disposizione professionalità e amore per questa disciplina a un elevato numero di allievi, di ogni fascia d’età, che si cimentano sia a livello amatoriale che competitivo. Siamo orgogliosi di loro”.

E per loro si intende un centinaio di iscritti. Non quattro gatti. E le attività del branco non si fermano mai. Tant’è che riecco l’invito dal parte del comitato Fids (la Federazione del settore) a partecipare al Galà dei campioni 2014 (22 luglio, a Civitavecchia). Quello riservato a chi si è distinto per meriti.

Mica male.

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