Bagnaia ai bagnaioli. È un coro che riecheggia da sempre, al di là del ponte. Tanto “de dentro” quanto “de fori” dalle mura. Il borgo rappresenta uno storico feudo. Basato sulle “patate ca’ carne” e sull’accesa diatriba legata all’indipendenza. Il paese che diventa frazione è ancora un boccone amaro da mandar giù.
Ed ecco l’occasione ghiottissima per dimostrare alla provincia (e ai turisti provenienti da tutto il mondo) quanto appena esposto. Il disegno passa naturalmente dalla faccendaccia burocratica legata all’affaire Villa Lante. Oggi infatti il parco (più bello d’Italia, nel 2011) dovrebbe rimanere chiuso. Su queste colonne se ne è ampiamente parlato. Descrivendone le cause. I motivi. Le assurdità. Le scartoffie.
Grazie al tumulto mediatico degli abitanti però, alla disponibilità dell’amministrazione comunale, all’apertura della Soprintendenza, la cosa si potrebbe risolvere. Col condizionale d’obbligo, chiaro. In quanto riuscire ad organizzarsi in meno di ventiquattro ore non è assolutamente facile.
Comunque. Il sindaco Leo Michelini (parrebbe in prima persona) ha contattato ieri mattina la pro loco. “Trovatemi due volontari disposti a sorvegliare la struttura fino a pranzo – queste le sue più o meno parole – e altrettanti per il pomeriggio. Grazie mille”. Risposta immediata. “Avete la possibilità di riscattare l’onore – appello via Facebook della 01031 – chi se la sente a fare da guardiano? Se è vero che Villa Lante è nostra, come si dice da tempo immemore, dimostriamo che possiamo riprendercela”.
Ed in meno di due ore ecco i quattro dell’ave Maria. Anzi, di nomi ce ne sarebbero assai di più (almeno dieci). Ragazzi disposti a rinunciare al mare per il bene collettivo. Arriva però il contrordine. La pro loco richiama per confermare, e da palazzo dei Priori replicano così: “Abbiamo risolto con quelli del Protezione civile”. Ma come? Per quale motivo questa virata? Si riaccende il caso. In realtà la Soprintendenza vuole solo gente assicurata. E quindi ecco che la 01031 viene tagliata fuori. Nonostante la disponibilità e tutto il resto.
In ogni caso domani la Villa sarà aperta. L’enigma rispunterà domenica prossima. Quando si spera, dentro ci saranno quelli di casa. Che possono vantare competenze turistiche, territoriali e amore. Amore per la propria terra.