02052024Headline:

“Antò, la Machena nun se vede!!!!”

Un fotogramma della diretta su internet

Un fotogramma della diretta su internet

Sono le sette di sera e Antonio, che abita fuori Viterbo e ha qualche problema a stare in mezzo alla folla in piedi per tante ore, si sta preparando a gustarsi la Macchina di Santa Rosa. Ha già acceso il computer e sta guardando con interesse le prove tecniche di trasmissione che la Provideo sta mandando in onda e che mostrano dall’alto la folla che piano piano comincia a riempire le vie del centro storico viterbese. Quest’anno poi, c’è la novità di via Marconi. Un evento che si verificò solo 62 anni fa, proprio nell’anno in cui lui nacque.

Mentre sul monitor scorrono le immagini squilla il telefono. E’ la signora Margherita, 91 anni suonati, che abita nei pressi dello stadio di via della Palazzina.

“Antò, ma ndò se vede la Machena quest’anno?”

“A ma’, mo te lo dico. Lo sto a legge su internet. Allora, la fanno sui canali 17, 71 e 172 del digitale terrestre. Hai capito?”.

“Sì, sì, vabbè. Io nun so’ bbona a trovalli. Ma mo ce fo pensà Renato, che sta qui. Grazie”.

Antonio riattacca la cornetta e continua a guardare il monitor del suo computer, mentre nel forno che sta in cucina stanno cuocendo due teglie di pizza napoletana (da annaffiare con ottima birra), preparata alla bisogna dalla moglie Barbara per vivere l’evento Santa Rosa comodamente a casa, ma senza perdersi nulla delle emozioni che dà il Trasporto.

La diretta streaming, nel frattempo, comincia. Ma verso le 20,40 squilla di nuovo il telefono.

“Antò, nun se vede. Nun se vede gnente!”.

“A mà, hai provato sul 172?”

“Sì, sì. Ma è tutto nero. Nun se pija”.

“Strano. E’ una televisione di Viterbo…”

“Te dico che nun se pija. Provece pure tu”.

Antonio allora accende la televisione e prova a sintonizzarsi – lui che abita a soli otto chilometri da Viterbo – su Tele Tuscia Sabina. Messaggio: “Nessun segnale”. Allora prova a chiamare un paio di amici che abitano in centro. Risposta: “Qui si vede, ma le immagini sono bruttissime e vanno a scatti”.

A questo punto Antonio richiama Margherita: “A mà, lascia perde il 172. Prova col 17 o col 71. Vedrai che lì la vedi. Sta scritto sul comunicato del Comune che la fanno…”

“Antò, Renato ce sta a provà. Ma parleno de Firenze, de Livorno, de Prato. La Machena nun se vede. Nun se vede!!!”.

“Forse è ancora presto. Vedrai che tra un po’ se collegano”.

Intanto i minuti passano e si avvicinano le 21. Sul monitor di Antonio scorrono le immagini della diretta streaming. L’arrivo dei Facchini a San Sisto, la benedizione in chiesa, lo schieramento davanti a Fiore del cielo e la voce stentorea di Sandro Rossi che comincia a impartire i comandi: “Sete tutti d’un sentimento?”

“Antò, nun se vede. Nun se vede!!!!! Su quei canali che m’hai detto in uno parleno de pallone e in quell’antro vennono le brocche”. E’ il nuovo appello disperato della signora Margherita.

“A mà, nun so più che ditte. Se c’avessi er computer la potresti vedere in streaming…”.

“In stre..che?????????? Aho, io c’ho 91 anni. Che ne so de ste diavolerie che se so’ ‘nventati adesso. Vabbé, lo sai che te dico? Me ne vò a dormì. Viva Santa Rosa”.

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