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Giro d’Italia: niente Viterbo ma tanta Tuscia

L'altimetria della settima tappa del Giro

L’altimetria della settima tappa del Giro

Un po’ di rosa, e di striscio, sicuramente non quella dose massiccia che ci si aspettava. L’edizione numero 98 del Giro d’Italia passerà della Tuscia, ma senza toccare il capoluogo né tantomeno – come si era ipotizzato, sussurrato, sperato – farvi tappa.

Tra i 3481 chilometri del percorso della corsa ciclistica, presentata ieri al Palazzo del ghiaccio di Milano, un centinaio saranno anche sulle strade della nostra provincia. E va bene. Ma chi auspicava che Viterbo potesse essere sede di arrivo (o di partenza) della tappa, come molti sportivi e anche qualche amministratore locale, è rimasto deluso. Niente da fare: Rcs Sport ha optato per Fiuggi come arrivo della settima frazione, quella che si correrà venerdì 15 maggio prossimo: “Rispetto alle indiscrezioni delle ultime settimane – riporta il portale spaziociclismo.it, di solito bene informato – l’organizzazione invece di Viterbo ha optato per Fiuggi, quartier generale della Bardiani Csf”. Che per chi non lo sapesse è una squadra della carovana.

Viterbo resta fuori, insomma, anche se probabilmente soltanto per ragioni tecniche. Niente a che vedere con lo storico ostracismo di cui la città dei papi fu vittima fino a qualche anno fa da parte degli organizzatori, che puntualmente snobbavano il capoluogo della Tuscia come sede di tappa. Il tutto, a quanto pare, perché in un’occasione, con arrivo in volata a via Marconi, le strade e l’organizzazione locale non aveva convinto i vertici del Giro: leggenda metropolitana o realtà, vai a capire.

Gli appassionati di questo sport – e da queste parti ce ne sono parecchi – potranno consolarsi spostandosi di qualche chilometro. La settimana tappa, lunga 263 chilometri (cioè tanto) partirà da Grosseto, scenderà verso sud lungo l’Aurelia ed entrerà nella provincia di Viterbo. Svolterà al bivio di Montalto di Castro, in direzione est, toccando Tuscania. Di qui verso sud, fino a Vetralla, e poi la Cassia: Capranica, Sutri, Monterosi, fino a lasciare il territorio della Tuscia per Campagnano. Di lì Castelnuovo di Porto, Monterotondo, aggirando Roma (per non lambire un nodo viario complicato come quello della Capitale) e puntando a sud fino alla Ciociaria, e all’arrivo mosso di Fiuggi. Ad occhio, una tappa per fughe da lontano o per finisseur.

Ancora è troppo presto per dire quali corridori faranno parte della carovana, visto che i programmi delle squadre e soprattutto dei grandi campioni si decidono in inverno. Lecito comunque aspettarsi qualche grande nome, dalla maglia rosa in carica, il colombiano Nairo Quintana, ad uno tra le due punte dell’Astana Nibali (vincitore dell’ultimo Tour de France) e il giovane Aru. Oltre allo spagnolo Alberto Contador, che ieri alla presentazione ha ricordato quanto ami questa corsa, che ha già vinto in carriera.

Il Giro mancava dalla Tuscia da tre anni: decima tappa della 95esima edizione: la Civitavecchia – Assisi. Anche quel giorno del 2012, curiosamente, era il 15 maggio, solo che allora la tappa attraversò tutta la provincia, e lo stesso capoluogo, con migliaia di persone per le strade.

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