06102024Headline:

Il porto cresce, la ferrovia è ferma

ferrovia

I comitati di cittadini, che da tempo si battono per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia – Capranica – Orte hanno incontrato il presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia Pasqualino Monti. L’incontro, molto cordiale, è servito a fare il punto della situazione sull’importanza delle infrastrutture a servizio del porto e sull’iter istituzionale per la riapertura della ferrovia.

In particolare si è parlato dei progetti messi in campo dal porto di Civitavecchia nel settore commerciale dei container, con gli investimenti previsti sulle banchine che sorgeranno a nord dell’attuale porto e coinvolgeranno anche il tratto iniziale della Civitavecchia – Capranica – Orte per 2,5 km, dove sui fianchi della ferrovia sorgerà il District Park e la Zona Franca retro portuale. Il target previsto a regime dall’Autorità portuale è di 1 milione di contenitori e nel medio termine 400.000 Teu.

Si è affrontato il tema delle infrastrutture necessarie di collegamento che occorrono per raggiungere il mercato di riferimento del porto di Civitavecchia, e visti i numeri in gioco, ciò riguarda tutto il Centro Italia. In particolare avviene che mentre il porto cresce con numeri importanti, sia dal punto di vista di valore aggiunto, che in quello del numero dei passeggeri-crocieristi, le infrastrutture di collegamento, che occorrono per raggiungere i mercati naturali di sbocco, sono ferme al palo. Si è passati ad affrontare il tema degli interporti e dei nodi logistici e si è notato che l’Interporto di Orte stenta a decollare malgrado ci sia già un accordo importante con una grande multinazionale. Manca, infatti, ancora il collegamento ferroviario, in fase di attuazione, e quindi l’allaccio alla rete nazionale. In assenza del supporto dell’Interporto Centro Italia, l’Autorità portuale ha già stipulato importanti accordi con l’Interporto di Verona.

E’ stata valutata positivamente la recente apertura del dibattito sul trasporto merci ferroviario, che a parere dei comitati, potrebbe essere una vera svolta politica in tema di trasporti e quindi un valido aiuto per il ripristino della ferrovia dei Due mari.

Il tema ferrovie rimane al centro della visione strategica del porto di Civitavecchia per quanto riguarda il settore commerciale. E’ impensabile infatti scaricare una grande nave container e avere sui piazzali del porto pronti 12.000 tir che ad uno, ad uno smistino un contenitore a tir. Nella fase iniziale verrà usata la ferrovia tirrenica Pisa – Roma e si userà l’anello di Roma per far passare questo flusso importante di traffico merci, anche se Roma non rappresenta la destinazione finale. Una soluzione non ottimale e che non garantisce secondo noi l’economicità degli investimenti in atto.

Infine si è preso atto che la Regione Lazio ha inserito il ripristino della Ferrovia Civitavecchia – Orte nel piano della mobilità 2014 “do everything” e che per il porto di Civitavecchia la Civitavecchia-Capranica-Orte rappresenta una necessaria infrastruttura di collegamento trasversale a servizio del settore commerciale e anche turistico, dove nei prossimi anni confluiranno importanti investimenti. A tale proposito si e’ recentemente avviata la progettazione per quanto riguarda la bretella di collegamento ferroviario di allaccio alla rete nazionale, ma anche alla ferrovia viterbese, nel tratto iniziale.

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