02052024Headline:

Come difendersi dalla piaga del riciclaggio

razzante“Il 50% del denaro che passa per le borse di tutto il mondo proviene da azioni criminose” . Lo ha affermato l’avvocato Ranieri Razzante che ha tenuto all’Università della Tuscia un interessante seminario su come “Comprendere le strategie finanziarie dietro la macchina del riciclaggio e il suo incredibile impatto sull’economia nazionale e internazionale”. L’incontro in un’aula affollatissima di studenti al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università degli Studi della Tuscia.

Relatore d’eccezione,come detto, l’avvocato Ranieri Razzante professore di legislazione antiriciclaggio presso l’Università di Bologna, docente di Economia degli Intermediari finanziari presso l’Università di Firenze, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e presidente dell’Aira, Associazione Italiana dei Responsabili Antiriciclaggio, nonché autore di numerose pubblicazioni in materia di Legislazione antiriciclaggio e Diritto dei mercati finanziari. Il professor Razzante ha tenuto una lezione, ai numerosi studenti presenti in aula, caratterizzata da un approccio estremamente pratico alla materia, costellata di esempi concreti tratti dalla sua decennale esperienza come esperto antiriciclaggio.

“Il riciclaggio consiste nel “lavaggio di denaro sporco”, cioè in quell’insieme di attività volte a reinvestire nell’economia legale risorse finanziarie o patrimoniali di origini illecite – ha spiegato il professor Razzante- Il riciclatore agisce in modo da nascondere, occultare o comunque ostacolare l’accertamento delle fonti da cui provengono i beni ‘ripuliti’ ”.

Una colossale macchina criminale che si distanzia dal tradizionale – e ormai superato – concetto di mafia “pistola e passamontagna”, forte di una facciata assolutamente legale. “La gran parte delle volte i riciclatori sono soggetti insospettabili – continua Razzante – colletti bianchi che si occupano di trasformare i proventi di azioni criminose in fondi o beni formalmente ineccepibili, accompagnati da una documentazione apparentemente regolarissima. Questa maschera di legalità, unita alla difficile tracciabilità delle rotte finanziarie del denaro ‘lavato’, fanno del riciclaggio un crimine sostanzialmente invisibile, sebbene l’effetto sulla quotidianità di noi tutti sia tutt’altro che marginale”.
Il Professor Razzante ha poi illustrato agli studenti le conseguenze – terribili – di questi meccanismi sull’economia italiana e internazionale. “Il riciclaggio di beni e capitali illeciti genera gravi distorsioni nell’economia legale –ha concluso Razzante – alterando le condizioni di concorrenza, il corretto funzionamento dei mercati e i meccanismi fisiologici di allocazione delle risorse, con riflessi, in definitiva, sulla stessa stabilità ed efficienza del sistema economico. Per le aziende oneste è infatti impossibile competere con l’imprenditoria criminale che, forte di un flusso inesauribile di risorse, piega il mercato ad uno standard insostenibile. Gli effetti, come potete ben immaginare, sono disastrosi”.

Al termine del seminario, il professor Razzante ha risposto alle domande dei ragazzi di Economia, dando il via ad un animato “botta e risposta” che si è prolungato ben oltre i termini previsti per la lectio.

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