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Un flimato per il Cubo festival

Italo Leali

Italo Leali

Si chiama “due minuti in provincia”. E non è il tempo medio di permanenza di una squadra politica messa su da Marcellino Meroi a palazzo Gentili. Quelle durano anche meno. In realtà trattasi del frutto di una preziosa collaborazione tra il Cubo festival di Ronciglione ed il Forum giovani dello stesso paese. Ma andando per ordine, e per quanto non lo sapessero, il Cubo è quella manifestazione a tuttotondo, culturale, che si svolge la prima settimana di dicembre proprio a Ronciò. E che accorpa tutte le associazioni e le istituzioni del Comune. Al fine di far conoscere il paesotto, la Tuscia tutta, e le sue gradite tipicità.

E torniamo ai due minuti. “Si tratta di un nuovo esperimento di cortometraggio collettivo – spiega il direttore artistico del pacchetto, Italo Leali – un documentario per raccontare in centoventi secondi la vita dei ragazzi che risiedono in zona. A loro viene chiesto di mostrarsi in maniera attiva e personale”.

Fico. E come si farebbe? “Basta prendere un tablet o un cellulare e filmare – prosegue – Illustrare se stessi e cosa si ama, di cosa si hai paura o qualsiasi altra idea che per il soggetto in questione sia importante. Poi si carica il video sul sito www.2minutiinprovincia.it”.

Semplice quindi. Una volta girato, poi, come si procede? “Il nostro staff selezionerà i filmati per proporli durante i giorni del Cubo, dal giorno 5 all’8 dicembre – parla ancora il direttore del Tuscia in jazz – I migliori verranno proposti al pubblico, al fine poi di crearne un documentario collettivo che parli della nostra terra e dei ragazzi che la abitano”.

Un po’ come la pellicola “Life in a Day” di Natalia Andreadis, Kevin Macdonald e Joseph Michael. Fonte di ispirazione anche da queste parti, a quanto pare.

Quale è la missione di branco? “Mostrare il lato umano e gli aspetti sociali – chiude – Trasmettere emozioni, speranze e quotidianità. Facendo passare su schermo le abitudini di quelli che oggi potremmo chiamare nativi digitali. Un esercizio stimolante, non necessariamente guidato da una narrazione, e che può racchiudere aspetti divertenti”.

Ultimi dettagli. Il prodotto finito deve gioco forza essere di alta qualità (almeno 720 hd) ed elaborato con un attrezzo di ultima generazione.

Buon montaggio.

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