06102024Headline:

Più trasparenza sull’acqua di Ronciglione

Una casetta per l'acqua

Una casetta per l’acqua

Egregio sindaco Giovagnoli,
ci vediamo costretti ancora una volta a chiederle chiarimenti rispetto le questioni riguardanti l’acqua potabile. Questo anche dopo le sentenze che hanno condannato il Comune di Ronciglione al risarcimento di danni ai cittadini che hanno fatto causa. Ma anche nel rispetto della trasparenza e della buona amministrazione e soprattutto per il rispetto dovuto alla salute dei cittadini.
Riteniamo che, per parlare di corretta informazione, si sarebbero dovute esporre le analisi dell’acqua, sia sul sito del Comune, che accanto alle casette. Nella casetta di piazzale Mancini non è esposta nessuna analisi, mentre nella casetta di via Sandro Pertini ci sono esposte le analisi effettuate addirittura nel gennaio 2014.
La Asl, mentre per gli altri punti di erogazione continua a fornire i dati sul proprio sito, ma non riporta più le analisi fatte all’acqua erogata dalle casette, perché, come affermato dal direttore Asl ambiente e alimenti, spetta agli enti gestori effettuare le analisi e pubblicarle sia sul proprio sito, che accanto alle casette stesse. Alla Asl compete il controllo ispettivo.
La trasparenza, oltre che un fatto dovuto per legge, è anche un atto politico democratico e da questo ne consegue che le dichiarazioni orali e scritte (ordinanze articoli ecc.) degli amministratori dovrebbero essere improntate alla massima chiarezza, non nascondendo nulla ai cittadini e scrivendo cose chiare e comprensibili.
Ciò non è così in molte manifestazioni che hanno riguardato e riguardano la questione acqua potabile.

Il sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli

Il sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli

Nella casetta di via Sandro Pertini, ad esempio, è esposto un cartello che indica come potabile l’acqua che viene erogata dal filtro di Chianello. Portandosi presso il filtro di Chianello sopra i rubinetti è appeso ben visibile un cartello con scritto Acqua Dearsenificata. Riteniamo questo fatto molto grave. perché ci sembra, non solo una manifestazione di sottovalutazione dei problemi. ma addirittura una presa in giro dei cittadini.
Molte fontane pubbliche ancora non riportano la scritta “Non potabile”. Fra queste quella all’interno del giardino comunale dove è noto si dissetano i bambini. E’ pur vero che adesso siamo in inverno e i bambini non frequentano più il giardino. Ma in questa fontana pubblica il cartello non potabile non ci sembra sia stato mai posto. E’ forse potabile?
Sull’acqua proveniente dalla sorgente di Monte Fogliano, che viene erogata fino al Lido dei pioppi, era stata da lei emessa nel giugno 2013 l’ordinanza, che non è più visibile sul sito del Comune. Nelle fontane pubbliche lungo il percorso dalla sorgente al lido dei pioppi non è più esposto il cartello con la scritta non potabile. Non abbiamo trovato sul sito del Comune altra ordinanza di revoca della precedente.

Una veduta di Ronciglione

Una veduta di Ronciglione

Che cosa accadrà, poi, il 31 dicembre 2014, allo scadere anche delle auto deroghe per l’arsenico nelle acque potabili?
Il documento del giugno 2014 del Dep (Dipartimento di epidemiologia) della Regione Lazio, presentato il 22 novembre 2014 all’ordine dei medici, conferma ancora una volta la gravità della situazione nel nostro comprensorio a causa delle morti per tumore e dovrebbe far riflettere seriamente, invitando tutti, cittadini e amministratori, a non sottovalutare il problema.
Desideriamo pertanto riproporle, signor Sindaco, in quanto massimo responsabile della salute di tutti i cittadini, dello sviluppo economico ordinato e della difesa dell’ambiente, alcune proposte:
1-distribuzione di acqua potabile agli anziani, alle donne incinta, ai bambini, con mezzi idonei;
2-restituzione da parte del Comune del 50% del canone acqua, pagato per l’acqua non potabile, evitando resistenze in giudizio contro coloro che rivendicano il diritto sancito dalle leggi ( Direttiva CEE n.80/778, DPR n.236/88 art.21 comma 1, DL n.66/89, art.13 provvedimento CIP n.26/75) e da molte sentenze che hanno visto la condanna del Comune di Ronciglione. Contestuale riduzione del 50% delle prossime bollette, fino a che l’acqua non sarà distribuita potabile;
3-passaggio dall’agricoltura chimica, all’agricoltura biologica, con la proibizione categorica dell’uso di diserbanti, pesticidi e concimi chimici, in particolare dove insistono acque di superficie, quali il lago di Vico, la cui conca deve essere salvaguardata e preservata. Non può essere il Puna che il Comune di Caprarola ha redatto e il Comune di Ronciglione ha approvato, perché ancora ne permette l’uso, la soluzione del problema inquinamento delle acque del lago da fitofarmaci;
4-abbandono immediato della captazione dal lago di Vico, finché le acque del lago di Vico non saranno veramente risanate da tutti gli inquinanti;
5-reperimento di fonti alternative a quelle lacustri, definitive;
6-monitoraggio continuo delle sostanze tossiche e cancerogene, che possono contaminare le acque destinate al consumo umano;
7-monitoraggio continuo, almeno mensile, delle sostanze tossiche e cancerogene contenute nelle acque del lago di Vico, che possono contaminare la flora e la fauna lacustre e i prodotti ortofrutticoli coltivati nelle aree prossime al lago e che utilizzano acqua dell’emissario Rio vicano;
8-informazione corretta delle popolazioni, ampia e diffusa, negli studi medici, nelle scuole e presso l’Ospedale di Ronciglione;
10-screening gratuiti per le popolazioni esposte al cosiddetto effetto cocktail determinato dall’esposizione contemporanea a più cancerogeni e sostanze tossiche presenti nelle acqua del lago, in particolare arsenico, metalli pesanti, pesticidi e microcistine algali;
11-costante controllo dei possibili versamenti di liquami nel lago e allaccio delle fognature dove ciò è possibile ai collettori fognanti;
12-effettiva bonifica del Centro chimico militare o CNBC (centro nucleare batteriologico e chimico) ubicato in prossimità del lago di Vico. Verifica e contrasto della possibile azione di inquinamento esercitata da agenti contaminanti, individuati nel sottosuolo del dismesso Centro Chimico o Chemical city o Cnbc di Ronciglione.
13-controlli sulle attività illegittime nelle acque del lago di Vico (per evitare i possibili versamenti di sostanze pericolose, altamente inquinanti).

Spetta a lei, signor sindaco , se vuole veramente il bene del paese, rendersi parte attiva, in quanto rappresentante di tutti noi cittadini, garantire l’informazione corretta e invitare le altre amministrazioni concorrenti alla realizzazione degli interventi idonei a garantire acqua veramente potabile .

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