30042024Headline:

“Più collaborazione dalla imprese per luoghi di lavori sicuri”

Fabio Turco (Filca Cisl) sollecita le aziende del settore edile

“Nel 2008 il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ha affrontato un tema fondamentale, introducendo importanti novità per rafforzare la prevenzione degli infortuni all’interno delle imprese. Promuovere la conoscenza, la diffusione e la comprensione delle norme che vi sono contenute diventa pertanto un passaggio indispensabile per migliorare la sicurezza dei lavoratori, ma anche per aiutare i datori di lavoro e quindi i lavoratori ad affrontare più efficacemente questo problema”. Lo sostiene Fabio Turco, segretario provinciale della Filca Cisl, che aggiunge: “Soprattutto per questo le organizzazioni sindacali hanno fortemente voluto l’istituzione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali anche nella provincia di Viterbo; per offrire alle imprese iscritte in Cassa Edile e ai loro lavoratori uno strumento aggiuntivo che si affianca e completa il “sistema sicurezza” già presente sul territorio”.
E’ importante dunque illustrare i risultati di questi anni di attività, fatta di monitoraggio dei cantieri sull’intero territorio viterbese e di consultazioni e partecipazione presso le imprese del settore con l’intento di accrescere e sviluppare la cultura della sicurezza nei cantieri edili, di essere di supporto alle imprese e soprattutto di dialogare con i lavoratori edili del territorio.
“Infatti – continua Turco – per tutte le imprese iscritte alla Cassa Edile di Viterbo nelle quali non sia stato eletto/designato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, le medesime attribuzioni sono esercitate dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali. L’accesso al servizio avviene in maniera assolutamente gratuita; l’unico requisito richiesto è l’iscrizione alla Cassa Edile di Viterbo”.

Passando ad analizzare l’attività svolta dai rappresentanti su tutto il territorio della provincia di Viterbo la “consultazione e partecipazione” ha evidenziato una serie di carenze documentali: “Le più rilevanti – conclude Fabio Turco – sono quelle della mancata redazione del documento di valutazione dei rischi  la valutazione del rumore e quella delle vibrazioni. Ma quello che supera notevolmente tutti gli altri dati, è la scarsa attenzione delle imprese all’effettuazione della formazione base obbligatoria dei lavoratori. Infatti il 40% circa delle imprese visitate non ha effettuato tale obbligo di legge. Altro dato importante è che nonostante le nuove misure introdotte,  si evidenzia come sia grande la forbice tra le imprese che dichiarano di non avere un rappresentante aziendale e quelle che hanno richiesto la “collaborazione e partecipazione dei lavoratori” tramite i rappresentanti territoriali; il 70% circa non si avvale di tale figura. Assolutamente necessaria dunque una collaborazione nel reciproco rispetto dei ruoli e delle competenze, in una comune visione di innalzamento del livello di sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.

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