02052024Headline:

Viterbo capitale dell’Aves

Oggi la cerimonia di insediamento del terzo reparto Aldebran

Il colonnello Andrea Di Stasio, comandante dell'Aldebaran

Il colonnello Andrea Di Stasio, comandante dell’Aldebaran

Viterbo capitale dell’Aviazione dell’Esercito. Un ruolo che storicamente il capoluogo della Tuscia ha, ma che adesso assume una valenza maggiore con la nascita del 3° Reos (Reparto elicotteri operazioni speciali) Aldebaran: una struttura ad elevatissima qualificazione in grado di operare su ogni tipo di terreno, sia in campo militare che in quello civile, e nelle condizioni più difficili e particolari, anche quelle estreme. Stamattina, alle 10, la cerimonia per la benedizione e la consegna della bandiera  di guerra: madrina la signora Rossella Mattiassi Caruso, vedova dell’ex comandante del 26° Gruppo, di cui l’Aldebaran è diretta emanazione.

A spiegare il ruolo e le funzioni del Reos il comandante Andrea Di Stasio (48 anni, romano di origini irpine, ingegnere meccanico), con il supporto del colonnello Massimo Meola, addetto stampa dell’Aves. “Per Viterbo  – sottolinea il colonnello Di Stasio – si tratta di un onore. Qui da sempre ha sede l’accademia dell’aviazione dell’Esercito, che ha formato e continua a formare i piloti e il personale di supporto. Insomma la culla di una specialità altamente qualificata”. Questo grado di specializzazione – aggiunge Di Stasio – si accresce con un reparto di forze speciali che utilizza i velivoli tecnologicamente più evoluti e gli uomini meglio preparati. Persone che svolgono corsi intensivi per raggiungere una preparazione che rappresenta il top delle forze armate italiane e si mette al passo con altre nazioni che da tempo hanno intrapreso questo tipo di programmi. Mi sembrano evidenti le ricadute sociali ed economiche per l’intera città”.

Il 3° Reos nasce dall’unione di più unità: il 26° gruppo già di stanza a Viterbo, il 9° reggimento Col Moschin di Livorno, il 4° Ranger alpini, il 185° paracadutisti. In sintesi, dai precedenti 129 uomini si passerà a regime a circa 350 militari, con l’arrivo in città di numerosi ufficiali e sottufficiali provenienti da altri reparti. “Si tratta – precisa Meola – di volontari, nel senso che tutti hanno scelto volontariamente di frequentare i corsi previsti per far parte di questa struttura. E quindi non ci sono spese aggiuntive per i trasferimenti. E qui da noi sono a disposizione diverse abitazioni che già in parte sono state occupate da nuclei familiari appena arrivati a Viterbo”.

Oggi a Viterbo la cerimonia per la nascita del 3° Reos Aldebaran

Oggi a Viterbo la cerimonia per la nascita del 3° Reos Aldebaran

In un’epoca di tagli generalizzati, vien da chiedersi quanto sia costata un’operazione del genere. “Nessun costo particolare – sottolinea Di Stasio -. Anzi, si sono potuti realizzare risparmi consistenti attraverso un’opera di ristrutturazione e razionalizzazione. Peraltro, noi siamo davvero pronti e preparati a tutto: sia ad interventi in teatri di guerra, sia ad evenienze derivanti da minacce di tipo terroristico (basti ricordare i recenti, terribili episodi di Parigi), sia nel malaugurato caso di calamità naturali. Insomma, siamo a completa disposizione dello Stato e dei cittadini”. “E, tanto per restare nel concreto – aggiunge il colonnello Meola – gli elicotteri dell’Aves spesso sono utilizzati per il trasporto di ammalati, sostituendosi di fatto al servizio di eliambulanza del 118”. “Tutti noi – chiosa Di Stasio – siamo padri famiglia, innamorati del nostro lavoro, ma da noi non c’è spazio per gli esaltati. Ci tengo a sottolinearlo perché talvolta si ha una percezione un po’ distorta del nostro impegno”. Insomma i cosiddetti Rambo se ne possono rimanere tranquillamente a casa.

Il 3° Aldebaran, peraltro, è uno dei pochissimi reparti la cui bandiera di guerra esce dal sacrario del Vittoriano: molto spesso, per le trasformazioni e i tagli delle strutture militari, lì le bandiere entrano per restarvi per sempre.  “Ringrazio – conclude il comandante – lo stato maggiore per la fiducia che ha riposto in me, affidandomi la guida del 3° Reos.  Ma io sono un semplice traghettatore. In meno di un anno, la struttura ha già raggiunto un notevole grado di operatività, che ci permette di essere pronti agli interventi già oggi. Sono previste comunque ulteriori fasi per raggiungere il massimo della preparazione, secondo gli standard Nato, nell’ambito dei quali noi ci muoviamo”.

Piloti in addestramento sul CH 47 F

Piloti in addestramento sul CH 47 F

Alla cerimonia odierna saranno presenti il generale Alberto Primicerj, comandante del Foter (forze operative terrestri) e il generale Antonio Bettelli (comandante dell’Aves di Viterbo, dove l’aviazione dell’Esercito schiera circa 1600 uomini, sui circa 5mila utilizzati in tutta Italia). In dotazione ci sono, tra gli altri, gli elicotteri CH 47 F, prodotti dalla AgustaWestland, all’avanguardia tecnologicamente e capaci di trasportare (con un’autonomia di almeno 6 ore) fino a 55 uomini: autentici “mostri dell’aria” al servizio di tutta la collettività.

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