02052024Headline:

Con Civiter l’Italia di mezzo è più forte

Firmato ieri l'accordo tra Civitavecchia, Viterbo, Terni e Orte

Il sindaco di Viterbo Michelini firma l'accordo

Il sindaco di Viterbo Michelini firma l’accordo

L’Italia di mezzo, e non è uno scenario alla Signore degli Anelli né tantomeno da Mafia capitale. Ieri pomeriggio a Palazzo dei priori è stato firmato il famoso Civiter, l’accordo dell’Italia di mezzo, appunto, tra i sindaci di Civitavecchia, Rieti, Terni e Viterbo. Un patto su cui si stava già lavorando da mesi e che attraversa trasversalmente lo Stivale all’insegna della collaborazione e della sinergia per il comune interesse. Una sinergia che passa da comunicazione e marketing territoriale, politiche di coesione e servizi finanziari, con particolare attenzione ai bandi europei, progetti infrastrutturali, pianificazione strategica e pianificazione urbana, progetti comuni e osservatorio.
A sottoscrivere l’importante documento sono stati i sindaci dei quattro comuni: Antonio Cozzolino per Civitavecchia, Simone Petrangeli per Rieti, Leopoldo Di Girolamo per Terni e Leonardo Michelini per Viterbo. Soddisfazione unanime è stata espressa nel momento della firma del protocollo da parte dei quattro primi cittadini.

Il sindaco di Civitavecchia Cozzolino alla firma

Il sindaco di Civitavecchia Cozzolino alla firma

“L’Italia deve dialogare – ha sottolineato il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini -. I confini geografici non devono rappresentare dei limiti. Civiter racchiude i comuni dell’Italia di mezzo. Con questo protocollo vogliamo valorizzare e promuovere le diverse potenzialità ed eccellenze di ogni singolo comune. Non siamo in concorrenza fra di noi, ognuno conserverà la propria identità territoriale come valore fondante, ma la metterà a frutto insieme alle altre città. E grazie alla reciproca collaborazione e cooperazione tra territori possiamo fare il bene dei nostri concittadini”.
“Ringrazio tutti i sindaci e in particolare quello di Civitavecchia per il suo ingresso e il suo fattivo apporto al protocollo – ha dichiarato il sindaco di Rieti Simone Petrangeli -. I nostri sono quattro comuni complementari e Civiter deve essere un volano per uno sviluppo integrato. Grazie a questa unione potremo avere più possibilità di portare a termine opere infrastrutturali che purtroppo, in passato, troppo spesso hanno avuto ostacoli difficili da superare. Anche la reciproca collaborazione fra l’Università della Tuscia e la Sapienza potrà dare un valore aggiunto: questa collaborazione dovrà essere non solo fra amministrazioni ed uffici, ma anche fra comunità. Dovremo essere bravi noi Comuni a fare sistema in settori importanti come per esempio l’economia e lo sport”.

Il sindaco di Terni Di Girolamo e quello di Rieti Petrangeli

Il sindaco di Terni Di Girolamo e quello di Rieti Petrangeli

Ha poi proseguito il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo: “Con oggi chiudiamo la fase preparatoria del progetto che ha visto alcuni rallentamenti per importanti scadenze istituzionali. Con la crisi economica si tende purtroppo sempre di più a ragionare nel proprio ambito e a rinunciare a progetti ambiziosi. Con Civiter invece i nostri quattro Comuni vogliono essere ambiziosi e ragionare con ampie prospettive, non a caso i punti più dinamici e oggetti di più attenzione da parte della Comunità Europea sono le aree metropolitane o comunque le associazioni di Comuni. Da oggi parte un’esperienza che ci auguriamo possa essere di riferimento ed esempio positivo per il resto del Paese”. “I miei colleghi mi hanno già preceduto con i loro interessanti interventi – ha concluso il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino -. La politica ha realizzato che è finito il tempo delle competizioni territoriali ed è iniziata la fase della collaborazione territoriale. In ottica fondi europei, per esempio, l’essere uniti nella progettualità e nella stesura delle idee potrà essere un grosso valore aggiunto in fase di valutazione e potrebbe portare a enormi benefici per i nostri territori. Lo sviluppo integrato dei nostri territori è un’alternativa alla realtà dell’area metropolitana di Roma e rappresenta una prospettiva diversa del nostro futuro”.
Per il Comune di Viterbo sono intervenuti anche l’assessore all’urbanistica Raffaela Saraconi e l’assessore ai lavori pubblici Alvaro Ricci, che ha seguito l’iter sin dal principio. Presente anche il segretario generale Francesca Vichi.

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