01052024Headline:

La Ilco perde, ma lotta e soffre. Finalmente

Con Cassino una squadra diversa, ma ora bisogna tornare a vincere

Umberto Fanciullo, a Cassino esordio sulla panchina della Ilco

Umberto Fanciullo, a Cassino esordio sulla panchina della Ilco Stella Azzurra

Finalmente. La Stella Azzurra perde con Cassino, ma mostra grinta, volontà, difesa: tutte doti che finora si erano manifestate in modo alterno e la cui mancanza è alla base dei risultati conseguiti. Insomma tira fuori gli attributi. Era ora. La scossa derivante dal cambio in panchina porta frutti: Fanciullo sembra un tarantolato (non si direbbe osservandolo dall’esterno) ma è quello che ci vuole per una compagine che ha bisogno di riprendersi e di ritrovarsi. Ancora nulla di nuovo nella caselle delle vittorie, ma c’è un segnale importante che arriva dal match di sabato e non va sottaciuto. Questo team con spirito differente e buttando ogni stilla di sudore sul parquet può giocarsela con (quasi) tutti.

Intanto, si nota con piacere che a referto ci vanno in 9, escluso il baby Piacentini all’esordio assoluto. Una migliore distribuzione del minutaggio è fondamentale per avere sempre a disposizione un quintetto fresco e anche per disorientare gli avversari che devono costantemente adeguare tattiche e posizioni a fronte di nuove esigenze. Non sempre era avvenuto in passato, anzi alla fine il quintetto base rimaneva in campo per l’intero match o quasi, con rari inserimenti dalla panchina. Si nota pure che adesso c’è meno spazio per schemi particolarmente rigidi: un po’ meno attenzione per un’applicazione lineare della teoria, un po’ più di spazio per l’iniziativa personale e per un basket più d’assalto.

D’accordo, nel basket come nello sport (e, più in generale, nella vita stessa) si può perdere. Ma perdere lottando e facendo per intero il proprio dovere è condizione essenziale. Essere arrivati a -1 a 4′ dalla sirena finale, fallendo la tripla del sorpasso, fa sicuramente rabbia, ma anche su una sconfitta si può e si deve ricominciare a costruire. Alè Stella, c’è ancora tempo per togliersi qualche bella soddisfazione.

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