03052024Headline:

Mercatone Uno, 27 lavoratori a rischio

Alessandro Mazzoli (Pd) scrive ai ministri Poletti e Guidi per scongiurare i licenziamenti

Alessandro Mazzoli, deputato del Pd

Alessandro Mazzoli, deputato del Pd

La situazione è drammatica: il punto vendita Mercatone Uno sulla Cassia Nord rischia di chiudere i battenti e di lasciare senza lavoro i 27 addetti. Tutto deriva dal fatto che il gruppo assai attivo in Italia nella distribuzione no food ha presentato nelle scorse settimane la domanda di ammissione al concordato preventivo al Tribunale di Bologna: i debiti ammontano a 425 milioni di euro e il fatturato è in costante flessione.  Mercatone Uno (79 punti vendita e 3.700 dipendenti) comprende Mercatone Business (che detiene gli esercizi commerciali) e Mercatone Service (che detiene il marchio): la richiesta di ammissione al concordato preventivo è stata inoltrata anche per Mercatone Uno Finance, Mercatone Uno Logistics, Mercatone Uno Trading e Mercatone Uno Estate. L’obiettivo è ridurre di circa la metà i punti vendita.

Della sorte dei 27 lavoratori si sta interessando fattivamente il deputato del Pd Alessandro Mazzoli che afferma: “Il piano industriale e gli ammortizzatori sociali non sono sufficienti ad evitare il tracollo, per cui è indispensabile l’apertura di un tavolo di concertazione per definire gli aspetti della trattativa e i termini della vertenza a livello nazionale. Pertanto, è fondamentale la collaborazione tra le istituzioni e le associazioni di categoria per scongiurare le ripercussioni di questa crisi, sia in termini sociali che economici”. Tale presa di posizione era stata preannunciata ai lavoratori del Mercatone Uno di Viterbo domenica pomeriggio, quando li ha incontrati dopo lo sciopero, e si è concretizzata con una lettera ai ministri del lavoro, Giuliano Poletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per chiedere l’impegno dei dicasteri  per una soluzione positiva della vertenza. “A fronte di un indebitamento di 425 milioni e di un fatturato in costante flessione a causa della contrazione dei consumi, a cui conseguono prezzi di vendita sempre più bassi – scrive Mazzoli – occorre procedere a una riduzione di circa il 50% della Rete. Ciò comporta un radicale mutamento dell’iniziale piano di rilancio del Gruppo, che negli ultimi due anni aveva previsto il rinnovo di 26 punti vendita. Ad oggi, per un possibile rilancio si richiede, oltre a un accordo con i creditori, la ricerca di fondi di investimento e di una cordata di imprenditori interessati a rilevare il Gruppo. Sono state introdotte nuove forme di protezione a favore dei commercianti, mediante misure regionali di microprestito, ma l’obiettivo primario resta quello di salvaguardare i livelli occupazionali”.

Mercatone Uno, a rischio 27 posti di lavoro della sede di Viterbo

Mercatone Uno, a rischio 27 posti di lavoro della sede di Viterbo

“In gran parte dei 34 punti vendita, dove la svendita dei prodotti in esposizione dovrebbe proseguire fino al 26 aprile – aggiunge il deputato democratico –  sono in corso mobilitazioni dei dipendenti e uno sciopero con stop periodici. Questo vale anche per il Mercatone Uno situato sulla Cassia Nord a Viterbo, in cui sono a rischio ben 27 posti di lavoro. Già in un’interrogazione (del 26 gennaio 2015), sottoscritta da dodici deputati, si chiedevano urgenti iniziative al fine di accompagnare il Gruppo attraverso un percorso di tutela dell’occupazione e rilancio delle diverse realtà locali”.

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