03052024Headline:

La vellutata pura che depura

Zucca e verdure per spazzare via le abbuffate pasquali

La vellutata

La vellutata

“Quest’anno mangio solo il secondo”; “Per carità, la lasagna ha troppe calorie'” e ancora “Io salto il dolce, nonna Maria ci mette lo strutto'”. Avete giurato che stavolta non sarebbe andata come gli altri anni, rimpinzati da pizza di Pasqua e corallina, lasagne, agnello brodettato (sempre sia lodato), costine di agnello fritte, carciofi, patate arrosto, dolci di ogni tipo e, ovviamente, sua maestà l’uovo di cioccolata. Avete spergiurato, io vi ho sentiti, le mie orecchie sono ancora piene delle vostre mancate promesse, ma non è andata così. Adesso che la visione di una tavola imbandita vi crea scompensi cardiaci, l’odore dell’agnello non accenna ad abbandonare la vostra cucina (a proposito: provate a far bollire una pentola di acqua con dell’ammorbidente) e il vostro stomaco chiede pietà, non vi resta che provare la mia vellutata purificante post-Pasqua.

Ingredienti per tre superstiti del pranzo pasquale: una fetta di zucca, sette carote, due cipolle, sedano, un mazzo di prezzemolo, concentrato di pomodoro, sale, olio e latte.

Riempite una pentola d’acqua e tuffateci la zucca, le carote, il sedano, il prezzemolo, un cucchiaino di concentrato di pomodoro, le cipolle, il sale e un cucchiaio di olio. Fate cuocere il tutto per tre quarti d’ora (nel frattempo ripijateve con un pisolino) scolate le verdure e tenete da parte una tazza di brodo. Mettete in un mixer (che poi sarebbe un normalissimo frullatore) le carote, la zucca, le cipolle due cucchiai di olio un po’ di latte, il brodo e azionate il marchingegno. Il prezzemolo e il sedano non vi serviranno, quindi buttateli nell’umido o fatevi una maschera di bellezza, decidete voi. Quando il composto avrà raggiunto la consistenza giusta spegnete il mixer, impiattate e depuratevi.

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