03052024Headline:

Il mondo per salvare Civita di Bagnoregio

Presentata ufficialmente a Roma la candidatura a patrimonio dell'Unesco

 

Il borgo di Civita di Bagnoregio

Il borgo di Civita di Bagnoregio

Salvare Civita di Bagnoregio. Non è un modo di dire caro ai radical chic. No, tutt’altro: è un impegno concreto, tramite un appello inizialmente firmato da 37 personalità tra le più in vista in Italia, ad intervenire per mettere in sicurezza lo splendido borgo incastonato fra i calanchi, autentico fiore all’occhiello della Tuscia. Ieri a Roma, affollatissima conferenza stampa per illustrare il manifesto – appello per la tutela di questa perla. Al tavolo il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, il capo di gabinetto del ministro dei beni culturali Dario Franceschini, i rappresentanti dell’associazione Civita (ma non il presidente Gianni Letta) che per prima si è data la mission di salvaguardare lo splendido borgo: complessivamente poco meno di 200 partecipanti.  Grandi numeri e un interesse per la salvaguardia di Civita di Bagnoregio che non è affatto esagerato definire ormai a livello internazionale (in sala rappresentanti delle principali testate nazionali ed anche giornalisti del Washington Post e del New York Times).

Il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti

Il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti

“Sono soddisfatto, quasi commosso – commenta il primo cittadino bagnorese Francesco Bigiotti – perché non solo c’è stata la conferma (qualora ce ne fosse ancora bisogno) di quanta importanza viene data alla salvaguardia del nostro borgo, ma soprattutto sono stati compiuti e annunciati interventi concreti di tutela e messa in sicurezza”. Innanzitutto, è stata ufficializzata la presentazione della candidatura del borgo teverino a patrimonio dell’Unesco, ma soprattutto Zingaretti ha annunciato un intervento immediato per la recentissima frana che ha obbligato a transennare una parte del ponte di collegamento al borgo, creando disagi ai visitatori. “L’intervento – commenta Bigiotti – mi era stato preannunciato con una telefonata dall’assessore regionale Fabio Refrigeri, che aveva reperito la somma nelle pieghe del bilancio. Non solo, ma c’è un’ulteriore positiva notizia:  anche il presidente del Consiglio Renzi si sta dando da fare per una legge speciale che consenta una programmazione a lungo termine per la sicurezza e il consolidamento della rupe tufacea”.

Il presidente emerito Giorgio Napolitano e, sullo sfondo, Civita di Bagnoregio

Il presidente emerito Giorgio Napolitano e, sullo sfondo, Civita di Bagnoregio

Fra i 37 primi firmatari dell’appello all’Unesco, il meglio dell’intellighenzia italiana:  tra gli altri, il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il filosofo Massimo Cacciari, l’oncologo Umberto Veronesi, il regista Giuseppe Tornatore. E ancora lo psichiatra Paolo Crepet (che da anni ha scelto Civita di Bagnoregio come buen retiro), Bernardo Bertolucci, Achille Bonito Oliva, Andrea Camilleri, don Luigi Ciotti, Dario Fo, Oscar Farinetti, Fiorella Mannoia, Giuliano Montaldo, Ennio Morricone, Dacia Maraini, Danilo Rea, Oliviero Toscani, Eugenio Scalfari. “Tutti si sono impegnati, per quanto di loro competenza e in base alle rispettive capacità – aggiunge il sindaco – a dare una mano per salvare Civita di Bagnoregio. Ad esempio, il maestro e premio Oscar Ennio Morricone, ormai quasi novantenne, si è detto disponibile a tenere un concerto per raccogliere fondi”.

Intanto due appuntamenti sono stati già fissati e sono in avanzata fase organizzativa: il 19 giugno è in programma l’Incontro con arte, musica, cibo e cultura, al quale ha già dato la sua adesione il jazzista Danilo Rea, un virtuoso della tromba. In luglio, poi, dal 18 al 20 si terrà sempre nel borgo bagnorese il Festival internazionale dell’animazione, un altro appuntamento di spessore e caratura che vanno ben oltre gli italici confini. Sugli altri ospiti se ne saprà di più nelle prossime settimane.

La perla della Tuscia – vale la pena ricordarlo – sta continuando a riscuotere uno straordinario successo fra i turisti che si spostano a frotte per visitarla. Anche i più recenti dati sull’affluenza segnalano una crescita costante che  – sarebbe persino inutile sottolinearlo – produce consistenti benefici per l’economia del territorio. Perché Civita di Bagnoregio va salvata e salvaguardata senza se e senza ma. E c’è un impegno corale per farlo.

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