03052024Headline:

Le due anime del Pd oggi a rapporto a Roma

Nel pomeriggio Calcagnini e Serra (con Egidi) davanti al segretario regionale Melilli

Il segretario dell'Unione comunale del Pd Stefano Calcagnini

Il segretario dell’Unione comunale del Pd Stefano Calcagnini

Appuntamento del primo pomeriggio (chi dice alle 14, chi alle 15) a Roma, sede regionale del Partito democratico. Al cospetto del segretario Fabio Melilli, si presenteranno il segretario provinciale Andrea Egidi (in panni istituzionali), quello dell’Unione comunale Stefano Calcagnini e il capogruppo del Pd in consiglio comunale Francesco Serra.

E’ l’incontro – inizialmente previsto per venerdì della scorsa settimana – che dovrebbe rimettere un po’ ordine nel panorama locale del partito dopo le turbolenze dei giorni passati. Protagoniste da una parte la componente fioroniana – intenzionata a far valere in Comune la linea dettatata dalla “sua” Unione comunale – e dall’altra quella panunziana-ex renziana, forte della maggioranza all’interno del gruppo consigliere. Il tutto ha generato una serie di dispetti, lettere al vetriolo e boicottaggi sia delle elezioni della direzione dell’Unione comunale, sia dell’assemblea del circolo unico. Una tensione che inevitabilmente si è riversata anche a Palazzo dei priori, dove il sindaco era già abbastanza impelagato a risolvere il puzzle del rimpasto.

Oggi il confronto al cospetto di Melilli, che entrambe le parti rivendicano di aver chiesto. Per ristabilire gli equilibri, e per ristabilire un’intesa se non “cordiale” almeno tranquilla. Se così non fosse, ecco che lo stesso segretario dovrebbe imporre d’autorità le regole sia a Calcagnini che a Serra (Egidi invece ha un ruolo prettamente istituzionale nella faccenda).

Francesco Serra, capogruppo Pd in consiglio comunale

Francesco Serra, capogruppo Pd in consiglio comunale

Proprio questo incontro potrebbe dare il via libera definitivo al rimpasto della giunta comunale. I termini sono già noti, e graditi anche al gruppo Pd, che li aveva sottoscritti all’unanimità in un documento presentato al sindaco. Sette assessori, la maggioranza dei quali (quattro, più due civici più Vannini in quota sindaco) al Pd in rispetto degli equilibri usciti dalle urne esattamente due anni fa. Il problema semmai si potrebbe verificare qualora l’ala panunziana ed ex renziana volesse pesare di più – perché è maggioranza nel gruppo – anche in giunta. A quel punto, oltre all’ingresso in giunta, scontatissimo, di Alessandra Troncarelli, e la conferma di Delli Iaconi, ecco che potrebbe essere a rischio uno dei due esponenti popolari (Ciambella e Ricci), oppure, più probabilmente, tornare in gioco la delega a vicesindaco o la presidenza dell’assemblea. Insomma: il rimpasto è all’orizzonte per la fine della settimana, ma non è detto che fili tutto liscio.

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