02052024Headline:

“Basta con la cementificazione selvaggia”

Il Movimento Cinque Stelle: "Il verde cittadino sacrificato per costruire"

Gianluca De Dominicis (Movimento 5 Stelle)

Gianluca De Dominicis (Movimento 5 Stelle)

“In buona sostanza per costruire la chiesa a Villanova si autorizza la cementificazione del Murialdo”. Lo denuncia il Movimento Cinque Stelle di Viterbo, che accusa il Comune di attuare, con il piano casa, una vera e propria “colata di cemento sulla città, con l’aiuto normativo della Regione”.

“La nostra contrarietà non è rivolta alla realizzazione della chiesa e delle strutture che andranno a beneficio della collettività del quartiere Villanova grazie alla azione sociale della parrocchia – dice il Movimento Cinque Stelle – La nostra contrarietà è verso una amministrazione che non considerata la necessità di spazi verdi e l’inutilità di nuove palazzine e di fatto non tiene conto che, come riportato sul Sole 24 ore, su una media nazionale di 15.78 immobili invenduti ogni mille unità abitative, Viterbo ha un record di 17.19. Il sito in oggetto, a quanto ci è dato capire, era stato individuato nel piano regolatore del 1978 come zona a verde a uso sportivo ma la mancata convalida dell’indirizzo originale ne ha determinato, a detta dell’assessore Saraconi e del dirigente Capoccioni, la perdita di quella destinazione urbanistica”.

Eppure, in consiglio comunale il Movimento aveva provato a proporre un’alternativa che tutelasse la necessità di verde: “Il nostro pensiero va alla nostra indimenticata (da noi) mozione, presentata circa un anno e mezzo fa, la quale chiedeva la stesura di un nuovo piano regolatore che avrebbe sicuramente individuato in quell’area la necessità di spazi verdi. Purtroppo la mozione non è mai stata ritenuta degna di discussione e quindi avanti tutta con varianti al piano regolatore e piani integrati senza una chiara idea del dove questa amministrazione voglia andare a parare quanto allo sviluppo urbanistico della città. Per ora ne hanno fatto le spese, tra gli altri:  un parco, quello di Santa Barbara, che sulla carta parco non era (bensì un’area a servizi) e quello previsto del Murialdo che parco non è mai riuscito a diventare grazie a questa e alle amministrazioni passate. Evidenziamo come il nostro voto contrario, uno dei soli tre, sia stato un atto di coerenza verso uno sfruttamento del territorio assolutamente lontano dal nostro modo di intendere la città e la valorizzazione della sua vivibilità; continueremo quindi ad opporci a qualsiasi ulteriore colata di cemento che questa amministrazione vorrà autorizzare”.

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