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Ciao Elio, grazie di tutto

Addio a Elio Fiorucci, padre della moda pop e delle magliette con gli angeli

Elio Fiorucci, scomparso a Milano a 80 anni

Elio Fiorucci, scomparso a Milano a 80 anni

E con la scomparsa di Elio Fiorucci la moda perde un altro grande. Una mente geniale quella di Fiorucci, che ha sempre saputo anticipare le tendenze diventando il pioniere dello stile giovanile e innovativo. Il designer che si definiva un commerciante curioso se ne è andato lunedì scorso. Aveva 80 anni, è stato trovato morto nella sua casa milanese. Già Milano, la sua Milano, dove tutto è iniziato quando era ancora un bambino, nel negozio di pantofole che il padre gestiva in corso Buenos Aires.

Nel 1967 su la saracinesca del primo store Fiorucci in piazza San Babila, uno dei primi concept store italiani dove all’interno si trovava di tutto, compresi pezzi unici pescati nei mercatini vintage sparsi per il mondo e di design, profumi e oggetti esotici. Non avevo diciotto anni quando sono andata per la prima volta a Milano e ricordo come fosse ieri il mio ingresso in quel mondo così colorato, pop, psichedelico addirittura, che all’epoca mi sembrava così strano. Ma bello, molto bello. Ricordo anche di averci passato un’eternità tra quelle pareti disegnate da Keith Haring. Nel 2003, per la cronaca, il negozio è stato ceduto al colosso H&M, ma sulla piattaforma Change.org è già partita una petizione per intitolare a Elio Fiorucci la galleria Passarella dove partì la sua straordinaria avventura.

Le celebri magliette con gli angeli disegnate da Fiorucci

Le celebri magliette con gli angeli disegnate da Fiorucci

Come dimenticare, poi, le sue celebri t-shirt con gli angeli. Il giorno dei suoi funerali, che sono stati celebrati da don Mazzi, tante persone comuni hanno omaggiato lo stilista indossando proprio quella maglietta. Magari vecchia di vent’anni,e quindi infeltrita o troppo aderente, ma non era importante. Il gesto di tirar fuori dall’armadio quelle t-shirt ha significato ringraziarlo di cuore per aver regalato al mondo le sue idee rivoluzionarie e di aver reso la moda accessibile, mai snob e sempre a colori. Meno accorati, invece, i tanti colleghi e vip assenti in chiesa. Peccato. Ma lui, con il suo sorriso gentile, di sicuro non se l’è presa. E come ha ricordato l’amico Oliviero Toscani, uno dei pochi volti noti presenti al funerale, “è sempre rimasto l’uomo dei giochi, il curioso del mondo, il mago che ha fatto diventare carine anche le bruttine e le ciccione”. Noi, gente comune, non ti dimenticheremo mai Elio.

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