Il sindaco di Vallerano, Maurizio Gregori
Una partita di calcio tra amministratori e cittadini. Sembra una normale iniziativa, una maniera per rinsaldare i rapporti tra il Palazzo e la gente: una di quelle cosette organizzate per movimentare l’estate, insomma. Invece, no: in palio c’è la realizzazione di un progetto. Si chiama cucina popolare ed è uno spazio a disposizione dell’intera cittadinanza da utilizzare per diversi scopi: allestire le sagre di paese, infopoint per la promozione del turismo sul territorio, ospitare le attività culturali e ricreative del Consiglio dei Giovani.
Di fronte ci sono la squadra Bandalunata, composta dagli amministratori locali, e i residenti di Vallerano, il cui team è stato chiamato appunto con somma fantasia Cucina Popolare. Arbitra Mario Santini (che è apprezzato direttore di gara di calcio a 5, ma che nella circostanza torna al vecchio amore del calcio a 11); si gioca a Vignanello sul campo dove abitualmente si esibisce il Vi.Va. Calcio (che è appunto la squadra delle comunità di Vallerano e Vignanello).
Vince (3-1, per la cronaca) il team composto da esponenti di diverse associazioni locali contro la delegazione guidata dal sindaco Maurizio Gregori e dunque la cucina popolare sarà realizzata. Il progetto, già in campo (per restare in tema…) da diverso tempo, ma arenatosi chissà per quali oscure ragioni ora finalmente, dopo la vittoria. vedrà la luce.
“Scegliere una competizione calcistica per derimere in maniera amichevole una controversia tra cittadini ed amministrazione è stata sicuramente una piacevolissima sorpresa – afferma Gregori – con piacere ho potuto constatare che molti giovani si sono lasciati coinvolgere nella simpatica iniziativa che è stata, inoltre, un’ottima vetrina per il nostro territorio, visto che l’intera vicenda, dal videomessaggio con l’appello delle associazioni alla partita finale, è stato filmato dalle troupe di Sos Football. Le riprese si sono tra l’altro estese anche alle bellezze storiche e turistiche di Vallerano che potrà così approfittare di una vasta risonanza a livello mediatico.”
A trionfare insomma per una volta non sono stati gli interessi personalistici o le differenti visioni politiche ma i veri valori dello sport, la sana competizione per il raggiungimento di un obiettivo comune. A Vallerano hanno fatto le cose davvero per bene.
