04052024Headline:

Ormai ho imparato a sognare e non smetterò…

Viterbo con amore chiude un anno di attività donando i fondi raccolti a 3 associazioni

Domenico Arruzzolo (al centro) presidente di Viterbo con amore

Domenico Arruzzolo (al centro) presidente di Viterbo con amore

Neppure il caldo è riuscito a fermare i tanti che hanno partecipato, presso l’Aula Magna dell’Università della Tuscia, alla giornata conclusiva della campagna di solidarietà dell’associazione Viterbo con Amore. Una cerimonia informale, come sempre, ma ricca di emozioni  e di passione. La stessa passione che contraddistingue tutte le persone che, a diverso titolo, sono impegnate nel mondo del volontariato.
Paolo Moricoli, nella doppia veste di consigliere comunale e di socio dell’Associazione, ha presentato  i vari momenti di un evento che anno dopo anno sta facendo di Viterbo con Amore la fabbrica dei sogni realizzati.
“Poter dare vita alla Fondazione Oltre noi – commenta il presidente Domenico Arruzzolo  –  era un sogno.  Sembrava così lontano il traguardo quando tredici associazioni di volontariato si sono unite con l’intento di istituire una Fondazione per garantire ‘la casa del diritto al futuro’ ai disabili psichici, motori e sensoriali. Così come sembrava un sogno poter vedere realizzato in poco meno di 9 mesi l’ampliamento  dell’asilo a Garbo (Etiopia) progetto realizzato dall’Hewo (Hansenians ethiopian welfare organization) di  Bagnoregio”. Un sogno che consentirà, a breve, ai fattivi e silenziosi volontari della Casa dei Diritti Sociali della Tuscia, di rendere i locali della loro sede operativa di Via S. Pietro più accoglienti e funzionali.
“Ma senza i sogni non si vola – continua Arruzzolo – e noi abbiamo cercato come sempre di volare alto verso mete precise. E così, grazie anche al sostegno della Fondazione Carivit e del disciolto CRAL Cassa di Risparmio di Viterbo siamo riusciti anche quest’anno a realizzare i tre obiettivi che ci eravamo prefissati e a portare avanti altre attività di aiuto e supporto per chi è impegnato nel mondo del volontariato”.

Nell'aula magna dell'Università della Tuscia la cerimonia conclusiva delle attività di Viterbo con amore

Nell’aula magna dell’Università della Tuscia la cerimonia conclusiva delle attività di Viterbo con amore

Tutte le attività svolte durante la campagna di solidarietà 2014/2015 di Viterbo con Amore sono state presentate attraverso la visione di un breve filmato che si concludeva con una frase tratta dalla canzone “Ho imparato a sognare” di Fiorella Mannoia: “…c’è che ormai che ho imparato a sognare e non smetterò”.

L’incontro è stato allietato dall’esibizione del chitarrista Fabio Barili e da alcune letture tratte dai “Racconti di Giugno” di Pippo Delbono e  da “L’incontinente bianco” di Giobbe Covatta, eseguite da Ramona Giraldi e Sabrina Bernini dell’Associazione Pecora Nera.

Particolarmente emozionante il momento in cui don Alberto Canuzzi è stato chiamato a ricevere un televisore vinto con la lotteria della solidarietà di Viterbo con Amore da un signore di Roma, Domenico Migliaccio,  e donato per espressa volontà del vincitore al CEIS di Viterbo. Don Alberto Canuzzi, tra l’altro uno dei fondatori dell’associazione Viterbo con Amore, ha espresso gratitudine e riconoscenza per quanto l’associazione sta facendo. “Mi sento un po’ come una mamma – spiega don Alberto – che dà la vita ad un figlio e lo ritrova dopo 14 anni ben cresciuto e forte”.

Il clou dell’evento è stata la consegna dell’assegno che permette al Comitato promotore di “Oltre noi” di raggiungere la somma necessaria alla costituzione della Fondazione. “I soldi ora ci sono – sottolinea il presidente Maurizio Casciani –. Da questo momento in poi possiamo iniziare una serie di passaggi che speriamo ci porteranno in brevissimo tempo al raggiungimento del nostro obiettivo finale”.

All’evento erano, inoltre, presenti il direttore Sanitario della Asl Antonio Bray,  il rappresentante della Croce Rossa Italiana Piero Nucci che ha ritirato un defibrillatore donato da Viterbo con Amore, il presidente della Casa dei Diritti Sociali della Tuscia Chiara De Carolis, Donata Rampa e Claudio Urbani dell’HEWO di Bagnoregio.

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