02052024Headline:

Presidente del consiglio, sarà la volta buona

A Ciorba servono 17 voti, ma Insogna non si ritira. Quarta commissione: eletto Troili

Il consigliere comunale Marco Ciorba (Oltre le mura)

Il consigliere comunale Marco Ciorba (Oltre le mura)

Ore 15.30, consiglio comunale, l’ultimo della tornata prima di quel simpatico bagno di sangue chiamato “bilancio”. C’è da eleggere il presidente, pure stavolta, dopo che la seduta di una settimana fa non riuscì nell’impresa. Servono 17 voti per passare.

Oggi come allora i candidati della maggioranza saranno due, entrambi di Oltre le mura: Marco Ciorba (fermatosi a 15 preferenze) e Sergio Insogna (ottenne 3 voti). Ci fu anche una scheda bianca, mentre la minoranza preferì non ritirare le schede. Tre furono le assenze in maggioranza, assenze che ad occhio costarono l’elezione al primo colpo a Ciorba.

Perciò stavolta la maggioranza, onde evitare un altro passaggio a vuoto, dovrà sperare che nessuno marchi visita. E il compito di assicurarsi che tutti siano presenti spetta ai capigruppo, già attivissimi nelle ultime ore per marcare tutti i votanti. Detto questo, le candidature restano due, perché Insogna non ha nessuna intenzione di ritirarsi: “Per coerenza vado avanti – dice, sostenuto dal sodale Moltoni – anche perché il sindaco non si è degnato di chiamarci. Contestiamo il metodo con cui si è scelta la candidatura di Ciorba, non certo la persona, è una questione di principio. Quando le candidature sono condivise, come ieri in quarta commissione quando è stato eletto Troili, va tutto bene, quando invece s’impongono no”. Questa la posizione dell’ex delegato allo Sport fino a ieri, vedremo se oggi non interverranno colpi di scena. Di certo, coi suoi tre voti, Insogna è andato oltre le previsioni (che parlavano di due): chissà che non riesca pure ad incrementare il bottino… Per la vicepresidenza il nome è sempre quello di Daniela Bizzarri.

Detto ciò, se tutti i consiglieri saranno presenti l’elezione di Ciorba non è in discussione: in caso contrario ci sarebbe davvero da preoccuparsi, perché la crisi dell’amministrazione Michelini – aperta ormai da oltre un mese – potrebbe tornare ad acuirsi di nuovo proprio quando sembrava finita. E la minoranza? Probabile che non ritiri la scheda per votare il presidente (in modo che la maggioranza possa “contarsi”), mentre non è da escludere un voto a sorpresa, ed “eccellente”, per il vicepresidente. Staremo a vedere.

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