Una fase della discussione in consiglio comunale
Oggi riprende la discussione sul bilancio, o almeno si comincia a ragionare su come, dove e quando metterla in calendario. Che sia dal 20 agosto sembra scontato – almeno secondo il volere della maggioranza – anche se ne saprà di più dopo la conferenza dei capigruppo, convocata per oggi al termine della riunione della seconda commissione. Anche se le opposizioni dovrebbero disertare la conferenza.
Intanto, gli strascichi dell’approvazione dell’adeguamento delle tariffe, concluso venerdì sera dopo trenta ore di consiglio, non accennano a diminuire. Anzi. Chi aveva minacciato “il Vietnam”, come quelli della minoranza, sta mantenendo la promessa. E’ il caso di FondAzione, che ha scelto i comunicati stampa come arma provvisoria (in attesa, s’immagina, di dare battaglia in aula) per stuzzicare la maggioranza. Prima, il gruppo del leader Santucci ha utilizzato una nota per replicare alle affermazioni di Viva Viterbo (che qui vi abbiamo riportato attraverso un’intervista all’assessore Barelli), ora è la volta della replica alla consigliera del Pd Daniela Bizzarri. La quale, a sua volta, aveva sintetizzato così la battaglia tra maggioranza e opposizione sulle aliquote: “Ci volevano logorare, li abbiamo logorati”. Per la Bizzarri quelli di FondAzione coniano un soprannome personalizzato: “La fatina turchina del Pd”. E poi spiegano. “Anche lei, dopo il portavoce di Viva Viterbo, ha provato a cimentarsi in una velenosa disamina sul comportamento e l’operato dei consiglieri di opposizione, dimenticando, ancora una volta, di far sapere alla gente di Viterbo cosa ha fatto lei e i suoi compagni del Pd per migliorare la disastrosa situazione in cui versa la città (….). A incrementare il festival delle panzane e del non fare di questa maggioranza e della giunta Michelini da oltre due anni, si è aggiunta la mitica frase della Bizzarri che, al suo risveglio, ha ribattuto con questa frase “Ci volevano logorare, li abbiamo logorati“, naturalmente riferendosi ai consiglieri di opposizione, mentre farebbe bene, la tuttologa del Pd, a convincersi che, ad essere logorati da lei e dagli altri come lei, non sono i vari Santucci e Buzzi, ma la gente di Viterbo che ancora versa nell’estenuante attesa della rinascita della città, per la quale avevate presentato una serie di promesse a oggi assolutamente disattese”. Bene.
Moltoni e Insogna, consiglieri del Gal
Dalle fatine agli imperatori romani il passo dovrebbe essere lunghissimo, almeno in un ambiente psicologicamente sano. Non nella politica, però, dove il collegamento è possibile grazie ad un altro comunicato stampa post aliquote, firmato però da Sergio Insogna. Il dinamico consigliere del Pilastro faceva parte della maggioranza fino ad una settimana fa. Ora, insieme al sodale Chicco Moltoni, ha dato vita al Gal e proprio all’insegna dell’autonomie e delle libertà se la prende con l’ex alleato Filippo Rossi. Nerone, appunto. Brani scelti: “Ho letto dell’impresa epica compiuta dal collega Rossi, il quale si vanta di aver contribuito ad aumentare imposte e tariffe per i cittadini viterbesi per circa 3 milioni. Un’azione epica e degna di entrare nella mitologia della politica viterbese, soprattutto perché basata su un approfondito ed esaustivo dibattito politico delle scelte e dei motivi che hanno portato questa mazzata fiscale. Anche Nerone quando diede fuoco a Roma pensava di aver fatto un’azione eroica. Il trionfalismo con cui si descrive il risultato è davvero patetico e preoccupante, l’unica nota positiva è che il collega latitante si è di nuovo visto in consiglio e finalmente è riuscito a garantire il numero legale, cosa che i colleghi della maggioranza hanno fatto in sua assenza ed assenza di altri in tutti questi mesi”.
Questo, insomma, il tono del dibattito. E l’impressione è che non sia finita qui. Si salvi chi può, o almeno vada in vacanza.
