02052024Headline:

Tre serate su detenzione e privazione della libertà

Organizzate a Vitorchiano da Tuscia Crime

Le serate di Tuscia Crime

Le serate di Tuscia Crime

“Sorvegliare e punire. Detenzione e privazione della libertà.” Questo è il filo conduttore della terza edizione del Tuscia Crime, organizzato dal Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici di Viterbo, a Vitorchiano. Le  serate sono state organizzate in collaborazione con il Comune di Vitorchiano e con l’Associazione culturale IANUS, sempre molto attiva  e particolarmente attenta alla promozione della cultura in ogni suo aspetto, che ha provveduto all’allestimento del suggestivo giardino del complesso di Sant’Agnese, che ha fatto da cornice ai tre appuntamenti. Nei tre incontri sono state trattate le varie sfaccettature del tema della detenzione, passando dalle dinamiche psicologiche della detenzione comune, a quella dei minori, ed infine alla carcerazione politica. Durante tutte le serate gli interventi degli esperti, ed i film  sono stati introdotti dalla espressiva lettura di Giulia De Amicis di brani tratti da autori che hanno affrontato nelle loro opere gli argomenti trattati.

I film proiettati sono stati “The experiment”, “Sleepers” e “Cronaca di una fuga”.

Il primo incontro si è aperto  con i saluti di Rita Giorgi, direttore scientifico del  Centro per gli Studi Criminologici, che ha passato la parola a Daniele Camilli, giornalista e coordinatore del Tuscia Crime, che ha condotto la prima e l’ultima serata. Finita la proiezione del film “The experiment”, inizia il focus a cui prendono parte alcuni degli esperti che collaborano con il CSC: Claudio Mariani (Criminologo) , Paolo Dattilo (psicologo e psicoterapeuta), che illustrano le varie dinamiche psicologiche, sociologiche e criminologiche presenti nel film  e Luca Cionco (esperto di comunicazione non verbale) che si sofferma sulle espressioni facciali degli attori per spiegare quante informazioni si trasmettono anche quando si pensa di non comunicare.

Nel secondo incontro, condotto da Rita Giorgi, dopo la proiezione del film “Sleepers”, si parla del rapporto tra adolescenza e detenzione con un focus completamente al femminile, aperto da Teresa Mascolo (direttore Casa Circondariale Mammagialla di Viterbo), che era presente anche al primo appuntamento, e che racconta il mondo carcerario, sottolineando la differenza tra quello dei minori e quello degli adulti. A seguire, intervengono Valentina Tanini (psicologa e psicoterapeuta) e Maria Felicita Pizzi (psicoterapeuta, educatrice carcere) che focalizzano l’attenzione su alcuni aspetti della proiezione, in particolare sul sentimento della vendetta e sull’influenza del contesto sociale nella devianza.

Il terzo incontro si incentra sulla detenzione politica, che viene approfondita da Daniele Camilli, che prendendo spunto dalla proiezione del film “Cronaca di una fuga”, illustra la dittatura argentina e svela i molti collegamenti con le altre dittature sudamericane di quel periodo e le grandi potenze mondiali.

Tre serate cariche di adrenalina e molto stimolanti anche per chi non è “dell’ambiente”, che ha potuto finalmente conoscere una piccola parte del mondo carcerario che per tanti rimane ambiguo e sconosciuto.

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