02052024Headline:

Il Plus lo inaugura Babbo Natale

I lavori slittano alla fine dell'anno. Intanto è arrivato l'ok per i varchi elettronici

La famosa pensilina del Sacrario, sotto restyling

La famosa pensilina del Sacrario, sotto restyling

I lavori son partiti il primo di aprile. Lecito avere qualche dubbio. L’annuncio di chiusura invece era previsto per settembre, massimo ottobre. Il classico dopo-santa-Rosa, per intenderci. Ma poi ci si è messa di mezzo la burocrazia. Ed i tempi si sono (stranamente) allungati.
Fatto sta comunque che i cantieri si muovono. Che le ruspe ruspano. E che Alvaro Ricci ha finalmente tutte le carte in mano per proseguire. “E già – conferma – ma quanta fatica. Per un attimo ho anche sudato freddo. Ieri l’altro comunque è arrivata l’ultima ed ennesima autorizzazione. Stavolta un fax, dal Ministero delle Infrastrutture. Adesso abbiamo ogni pezzo di carta necessario. Finalmente ci siamo”.
L’ultimo A4 recapitato all’assessore (noto ai più come il Corsaro) altro non è che quel tassellino finale che permetterà di installare i cosiddetti “varchi elettronici”. Inutile soffermarsi sull’argomento e dare ulteriori spiegazioni, d’altronde se ne parla da prima dell’entrata dell’euro.
Interessante è invece comprendere, oltre ai varchi, come stanno messi gli altri spazi work in progress. “Diciamo che avremmo preferito inaugurare certe strutture prima – prosegue – ma tutto sommato questo ritardo fa si che il pacchetto Plus si concretizzerà tutto insieme. Ed entro fine anno”.

L'assessore Alvaro Ricci, quante corse per il Plus

L’assessore Alvaro Ricci, quante corse per il Plus

Poco male quindi (ammesso che non si ricada nel buco nero della burocrazia). Se la trasformazione della città sarà globale, unita e magari anche prima di Natale, il volto di Viterbo potrebbe offrire al turista un colpo d’occhio non da poco.
Del Plus infatti, va ricordato, fanno parte la cosiddetta “pensilina” del Sacrario, con annessi e connessi. L’informatizzazione dei parcheggi del centro storico. La cartellonistica (appunto) turistica. I suddetti varchi elettronici. E quel paio di ascensori da valle Faul a salire.
“C’è dell’altro – chiude il Corsaro – approfitto per ringraziare la dirigenza Cotral, cortese e disponibile. Lo faccio perché parallelamente porteremo il capolinea dei bus locali, la Francigena, giù a Riello. In modo tale che pullman blu e arancioni avranno un’unica casa. Altra piccola rivoluzione”.
È stata dura. Si è sudato freddo. Ma pare che si sia riusciti ad arrivare al dunque. Pare, sia chiaro.

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