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Trasporto scolastico: ultimatum al Cardarelli

Senza risposte entro domani, studenti di Tarquinia pronti anche allo sciopero della fame

L'ingresso dell'Istituto Cardarelli di Tarquinia

L’ingresso dell’Istituto Cardarelli di Tarquinia

L’ultimatum è partito: se entro oggi non ci sarà una risposta al problema del trasporto pubblico scolastico, gli studenti sono pronti ad ogni forma di protesta, fino d arrivare anche allo sciopero della fame. Il problema riguarda l’Istituto di istruzione superiore Vincenzo Cardarelli di Tarquinia dove ragazzi, ragazze e i loro genitori sono letteralmente sul piede di guerra. “Gli amministratori del comune di Tarquinia non hanno dato risposte sul problema degli studenti rimasti senza servizio pubblico di trasporto e allora le famiglie degli studenti interessate dal problema sempre più determinate mettono in agenda le iniziative per i prossimi giorni: se il sindaco e la preside della scuola non saranno in grado di dare risposte i ragazzi e le ragazze, che ormai sono un gruppo compatto e non sono disposti a lasciare la scuola, lotteranno per il loro diritto allo studio”.

Diverse le zone interessate: Roccaccia, Montericcio, Farnesiana, Pantano, Forca di Palma, Marina Velka, Vaccareccia, Valfragida, Pian d’Organi, Piantata, Taccone di Mezzo, Acquetta, Bagnoli, Castagno, Spinicci, Pian di Spille e San Giorgio. “Le famiglie – si sottolinea – non possono sempre accompagnare e riprendere i figli ogni giorno utilizzando mezzi propri: infatti, lasciano già, spesso, a casa i ragazzi, danneggiando l’andamento scolastico per via delle assenze”. “Ci sono ragazzi che non hanno alternativa: dovranno lasciare la scuola e questo non è giusto. Soprattutto non comprendiamo come può essere tollerato dalla preside che pure rappresenta la scuola pubblica”, aggiunge una delle alunne coinvolte nel problema.

La protesta è concorde: “La scuola è un nostro diritto, non si sentiamo studenti di serie B, sapremo dimostrare la forza della nostra determinazione”. Che si concretizza nel seguente programma: “Se entro oggi non sarà data risposta al problema, saremo disposti anche a fare lo sciopero della fame e a tutte quelle manifestazioni che serviranno per dare una soluzione al problema. Noi non siamo disposti a mollare e lo faremo anche per quei ragazzi che hanno già pensato di lasciare la scuola. Domani, se nessuno ci avrà dato risposte, saremo fuori la scuola a ricordare a tutti che il nostro diritto allo studio va rispettato, il problema è risolvibile, anche con poca spesa e non accettiamo che nessuno se ne occupi. Le altre amministrazioni hanno risolto il problema e dunque rimane da capire perché il comune di Tarquinia non si adopera per risolverlo prima che sia troppo tardi per i ragazzi che nel frattempo non riescono ad avere una frequenza regolare”.

Il cortile interno del Cardarelli

Il cortile interno del Cardarelli

Insomma rimane pochissimo tempo per trovare la soluzione: “I nostri genitori – è la conclusione – sono con noi e non intendiamo fare un passo indietro sulle nostre richieste. Un trasporto pubblico per i ragazzi che non possono utilizzare i sedili da bambino degli scuolabus è un problema risolvibile. Chiediamo ai mezzi di comunicazione di seguirci in queste nostre iniziative e chiediamo a tutti gli altri studenti di esprimere solidarietà sui social network. La nostra è una battaglia di civiltà”.

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