02052024Headline:

“Non si cancelli il risultato del referendum sull’acqua”

Talete, il Movimento Cinquestelle chiede chiarezza a Comune e Regione

Talete, il Movimento Cinquestelle chiede chiarezza al Comune di Viterbo e alla Regione

Talete, il Movimento Cinquestelle chiede chiarezza al Comune di Viterbo e alla Regione

Dal Movimento Cinquestelle riceviamo e pubblichiamo:

“La questione Talete appare sempre più complessa e la posizione del Comune di Viterbo nei confronti della società è vaga a dire poco e non incoraggia certo a pensare positivamente. Sulla Talete chiediamo che il primo cittadino si esprima in maniera chiara su quali siano le intenzioni dell’amministrazione che – ricordiamo – detiene circa il 22% delle azioni della società. La due diligence richiesta e voluta proprio da Michelini ha prodotto quanto richiesto e il cda ha presentato la propria proposta di bilancio; riteniamo quindi che una risposta sia possibile e soprattutto dovuta riguardo i dubbi e le perplessità suscitate in merito al futuro della società. Tra le tante: chi pagherà i debiti? I responsabili saranno individuati e perseguiti? Che si sta facendo in merito?

In più, ricordiamo al sindaco, ma anche ai consiglieri del Pd che dopotutto fanno parte della maggioranza che guida questa città,  che la Regione Lazio (appunto a maggioranza Pd) ha appena modificato la legge 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”  superando i dubbi di irregolarità a suo tempo sollevati dal governo e rendendola quindi perfettamente attuabile. A ciò si aggiunga che  l’impegno preso della Regione Lazio è quello di  definire entro 90 giorni gli ambiti di bacino idrografico; in questi termini si inserisce  la proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle di Viterbo e cioè di seguire quanto previsto proprio dalla legge 5 in quanto unica alternativa valida all’altra possibile soluzione che minacciosa si profila all’orizzonte e cioè l’arrivo di Acea. La gestione pubblica deve rimanere tale nel rispetto del referendum del 2011 e la legge n.5 rende possibile tutto questo.

Alla luce delle difficoltà della Talete e dell’evidente incapacità di affrontare la situazione da parte dei comuni soci, Viterbo in testa, la possibilità che il privato possa gestire la nostra acqua può essere scongiurata solo dall’applicazione immediata della legge regionale e quindi chiediamo al sindaco di porre in atto tutte le azioni che vanno in questo senso! Non voler cogliere questa opportunità significherebbe consegnare la gestione del servizio idrico ai privati cosa che i cittadini hanno chiaramente indicato, con un referendum nazionale, una legge di iniziativa popolare regionale e mille altre iniziative popolari, di non volere”.

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