02052024Headline:

“I cinesi alla Volpara? Una scelta sbagliata”

"Michelini e Delli Iaconi non si rendono conto dei danni che provocano all'economia"

Prodotti cinesi in esposizione

Prodotti cinesi in esposizione

Leggo per la seconda volta e, francamente esterrefatta, la gioia dell’assessore Delli Iaconi e del sindaco Michelini per la realizzazione di un centro espositivo di prodotti cinesi a Viterbo. Ancor più se penso che la ipotetica realizzazione sarebbe alla Volpara dove avrebbe dovuto sorgere la “Fiera” dei prodotti viterbesi e italiani.

Che i cinesi si stiano, occultamente o palesemente, comprando l’Italia è cosa nota.

Avrei preferito però che gli amministratori di Viterbo gioissero per una notizia esattamente contraria, e cioè che alcuni imprenditori viterbesi avessero realizzato in Cina un centro per la esposizione e vendita dei “nostri” prodotti.

Francamente, non so se questo è il modo giusto di portare i turisti a Viterbo: certo è che, visti i prezzi bassi dei prodotti cinesi, spesso realizzati in spregio alle stringenti norme dell’Unione Europea che gli italiani, al contrario, sono tenuti a rispettare, di un grosso centro che venda prodotti cinesi sul nostro territorio non se ne sente proprio la mancanza.

O forse non sanno, Delli Iaconi e Michelini,  quanto diverso sia il costo delle materie prime e del lavoro tra noi e la Cina dove spesso non sono rispettate le elementari norme di sicurezza sul lavoro o di tutela di diritti delle lavoratrici madri o dei minori?

Non basta a Delli Iaconi (che conosce bene la situazione in quanto ex direttore dell’ Associazione industriali di Viterbo) aver visto la crisi del distretto ceramico di Civita Castellana proprio per questi motivi?

Francamente questo mi sembra un successo più dell’ambasciata cinese e della Cina o degli importatori di prodotto cinesi anziché di Viterbo e dell’Italia.

Non vorrei che facessimo la figura dei “polli”. Se le cose stanno così, risparmino i soldi dell’amministrazione per il gemellaggio, le trasferte e la spedizione in Cina di “Fiore del Cielo” che tra l’altro, come loro sanno e tutti i viterbesi pensano, continua ad essere la Macchina di Santa Rosa meno rappresentativa della città.

Cari Delli Iaconi e Michelini, aspettiamo  che ci comunichiate “con gioia” quali sono le imprese che, grazie a questo accordo, hanno realizzato affari vantaggiosi con la Cina e, nel frattempo, fermatevi altrimenti i danni saranno irreversibili.

Laura Allegrini

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