02052024Headline:

Un anno rivissuto lettera per lettera

Cronaca, sport, politica, musica: che cosa resterà del 2015 che sta per chiudersi?

brindisiUn anno rivissuto attraverso le lettere dell’alfabeto. Non si ha la pretesa di aver ricordato tutto e tutti, ma di aver cercato di riassumere gli avvenimenti principali, quelli che hanno segnato (nel bene e nel male) la vita dei cittadini della Tuscia. Coloro che si sentiranno trascurati ci perdoneranno e avranno pazienza: sarà per la prossima volta. Coloro che sono stati menzionati, anche per critiche o tiratine d’orecchi, ugualmente ci perdoneranno e portaranno pazienza. Continuate a seguirci, condividendo e magari criticando: i vostri stimoli e le vostre sollecitazioni ci sproneranno a fare di più e meglio. Almeno a provarci. Un’ultima notazione: l’alfabeto è frutto del lavoro collettivo della redazione. Così, tanto per evitare inutili cacce all’untore.

A tutti e soprattutto ai nostri lettori e agli inserzionisti l’augurio affettuoso e sincero di un ottimo 2016.

A

Asl Signore e signori, la gestione commissariale della più grande azienda della Tuscia è finita. E così al posto di Luigi Macchitella, commissario straordinario, arriva Daniela Donetti, già direttore amministrativo. Che cosa è cambiato? Ci vorrà del tempo per capire se e quali novità ci saranno. Intanto è stata scongiurata la chiusura di Acquapendente, che non è faccenda da sottovalutare. Intanto i lavori per il completamento di Belcolle ancora non partono e la mobilità passiva (cioè i cittadini della Tuscia che vanno a curarsi in altre Asl) è ancora elevatissima con costi pesanti. Auguri, dottoressa Donetti: ne ha proprio bisogno.

B

Banche E’ l’anno storico della trasformazione definitiva della Carivit, la Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo in Intesa Sanpaolo, ma anche del ridimensionamento della Banca d’Italia. E passi, the times are a-changin’, come cantava Bob Dylan. E però l’ultimo scorcio del 2015 ha segnato pure le coscienze di certi banchieri – semmai ne abbiano, di coscienze – per lo scandalo delle obbligazioni ad alto rischio, che hanno fregato un sacco di persone. Una, a Civitavecchia, si è anche ammazzata. Nella Tuscia si stima che siano stati danneggiati alcune centinaia di clienti, e i loro risparmi evaporati. In mezzo, il decreto del governo che ha consentito ai quattro istituti furbetti, di riazzerare i debiti e ripartire. Più puliti di prima, semmai c’è solo un po’ di puzza rimasta nell’aria.

C

Caffeina Dai timori di chiusura, il festival culturale più grande della Tuscia (e non solo), è uscito nicianamente più forte. Prima, con un’edizione monstre in estate (simbolo: il calcinculo a piazza Fontana grande, sempre a proposito di lettera C), poi con l’accordo di partnership con Terme dei papi che non solo porterà nelle casse della Fondazione 100mila euro in cinque anni, ma consentirà di ampliare la rassegna a tutta la provincia. Settimila anni ancora, Caffeina, e settemila caffè, come direbbe Alex Britti.

D

Droga Hashish, marijuana, cocaina e Mdma. Arresti e denunce durante tutto il 2015 ma un sequestro come quello portato a termine un mese fa a Viterbo non si era mai visto. Parola del capo della Mobile Fabio Zampaglione: 140 grammi di cocaina, 700 grammi di hashish in ovuli, 10 kg di marijuana già confezionata, 53 piantine ritrovate in un appartamento del capoluogo. Valore complessivo degli stupefacenti: circa 50mila euro. In manette due studenti, uno viterbese e uno calabrese. Altra maxi operazione, quella dello scorso 12 giugno dei carabinieri di Viterbo che hanno sequestrato un fondo agricolo di proprietà di un 46enne di Bagnaia con oltre 500 piante di marijuana, oltre a 4 chili e mezzo di stupefacente già pronto per essere piazzato sul mercato.

E

Fiore del Cielo ad Expo

Fiore del Cielo ad Expo

Expo Veni, vidi, vici. All’esposizione universale meneghina (anzi, di Rho Pero), la Tuscia ha recitato un ruolo che manco Seoul. La Macchina di Santa Rosa fuori lo stand di Eataly, certo, che spettacolo: vista e fotografata da alcuni dei 22 milioni di visitatori che hanno varcato i cancelli dell’esposizione. La trasmissione in diretta del Trasporto del 3 settembre, grandiosa. Il Salvator mundi esposto dentro, alla mostra Tesori d’Italia firmata da quel parafieno di Vittorio Sgarbi. E ancora: Experience Etruria (presentato dal ministro Martina), i prodotti tipici, le forre Amerine, gli sbandieratori lungo il decumano. Insomma, non è stata una semplice presenza: è stata sostanza.

F

Forza Italia Dice: perché, esiste ancora? Da qualche parte, forse, tipo ad Arcore. Scherzi a parte: anche nella Tuscia il partito è ai minimi termini, lacerato dal perenne scontro tra Battistoni e Marini (e rispettive tribù), col primo che sembra aver preso il sopravvento grazie alle sue entrature col potentissimo Tajani. La nomina del coordinatore comunale (Arena) e provinciale (Bacocco) sembra il classico sigillo sulla vittoria. E Giulio? Il Bandolero è sempre più stanco, neanche è stato invitato ai recenti incontri, e medita sempre più con convinzione di dar vita ad una creatura civica con il suo nuovo/vecchio amico, Gianmaria Santucci. Ma per questo bisognerà aspettare il 2016.

G

Gloria E’ stato il primo anno di Gloria, la sontuosa Macchina di Santa Rosa uscita da quello scrigno di prodigi che è la capoccia – la penna, il mouse, o quello che sia – di Raffaele Ascenzi. Un trasporto trionfale, come diceva quello, che ha incantato tutti: la linea della Macchina, uno silhouette impeccabile, l’idea di raccogliere i messaggi di devozione dei viterbesi e condurli fino al monastero, la fiaccola. Con un unico neo, storico a sua volta: quel lancio di torcia che ha sfiorato il campanile che cammina in via Garibaldi.

H

Hotel Beh, se c’è un settore che è andato bene nel 2015 è proprio quello del turismo, e dunque gli alberghi in primis. Ma anche ristoranti, agriturismi, ben & breakfast. Insomma le strutture ricettive, in genere, non si possono proprio lamentare e chiuderanno l’anno con il pienone annunciato del cenone. A parte Civita di Bagnoregio, che è diventato un must a livello mondiale, vanno bene i laghi, la costa tirrenica, i resort, gli altri (e sono tanti) luoghi che per mille motivi sono attrattivi. Un’unica notazione: possibile che non si riesca a far sistema davvero?

I

Incidenti Triste, purtroppo, anche quest’anno il bilancio delle vittime della strada. Tra le più giovani, all’alba del primo maggio ha perso la vita in un incidente stradale alla Grotticella, a Viterbo, Roberto Panichelli, 22 anni di Fabrica di Roma, mentre tornava a casa dopo aver trascorso una serata a Viterbo con gli amici. Domenica di sangue quella del 28 giugno scorso, quando, in uno scontro auto contro moto sull’Aurelia Bis, è morto il centauro 29enne di Monte Romano Valentino Galantuomo. Tre le persone decedute nel tragico incidente avvenuto la notte tra il 26 e il 27 settembre sulla Tuscanese: Leonardo Rizzello, viterbese di 20 anni, e Pasquale Tranquilli e Marialuisa Brienza, i coniugi di Latina che viaggiavano a bordo della loro Harley Davidson. In auto con Rizzello le gemelle 30enne Valeria e Valentina Mattei, rimaste ferite gravemente e ancora ricoverate in ospedale.

Il 18 aprile un’esplosione a causa di una fuga di gas in una villetta a via della Nunziatella a Vitorchiano uccide Daniela Anselmi, 27 anni, e ustiona in maniera grave la figlioletta Noemi, di appena un anno. Poco più di un mese dopo, un’altra tragedia investe un’altra famiglia. Soriano, 26 maggio: Edoardo Ribisi, 11 anni, viene trovato dalla mamma impiccato con una cintura al letto a castello nella sua cameretta. A luglio scorso, ad Aigues-Mortes, una località turistica francese: Giuseppe Centamore, 16 anni, alunno del liceo Buratti è morto annegato nella piscina del camping dove si trovava in vacanza con la famiglia.

L

Lavoro Il cruccio che si trascina da tempo. Il jobs act è servito finora soprattutto a stabilizzare precedenti figure professionali (che non è poco, per carità), ma ha intaccato pochissimo la massa di chi cerca la prima occupazione e ancor meno è servito a dare un’occupazione a chi, per un motivo e per un altro, ha perso l’occupazione. Ma per creare nuovi posti di lavoro, serve una ripresa molto più robusta di quella che si registrerà nel 2015. Sempre meglio dei segni meno degli anni scorsi, ma la sterzata deve essere più robusta e più decisa, altrimenti continueremo a parlarci addosso e a sentire sempre gli stessi discorsi.

M

Marco Mangoni, big musicale del 2015

Marco Mangoni, big musicale del 2015

Musica Il 2015 è stato un anno straordinario per la musica made in Tuscia. Un anno iniziato con la partecipazione dei Dear Jack al Festival di Sanremo e la conquista del settimo posto con il brano “Il mondo esplode tranne noi”. Nonostante tutte le fan del gruppo viterbese abbiano trascorso un settembre poco piacevole a causa dell’uscita dal gruppo del frontman Alessio Bernabei, la band ha continuato a incassare un successo dopo l’altro. Tra vendite record, tour da tutto esaurito e supporter in delirio, i ragazzi di Viterbo si apprestano a calcare nuovamente il palco dell’Ariston dove troveranno proprio l’ex membro Alessio, questa volta in veste di rivale e avviato ormai alla sua carriera da solista.

E che dire di Marco Mengoni. L’amato artista ronciglionese ha vissuto un 2015 da assoluto protagonista. Due album realizzati, “Parole in circolo” (triplo disco di platino) e “Le cose che non ho”; 10 date del tour prese letteralmente d’assalto; il trionfo a giugno agli Mtv Awards 2015 con ben tre premi portati a casa e la vittoria del “Best Italian Act” agli Mtv Ema in programma lo scorso ottobre. Potremmo, tuttavia, continuare a lungo elencando tutti i record battuti da Marco ma basta affermare che questo 2015 è stato decisamente l’anno della sua consacrazione.

N

Novità La più importante arriva proprio in chiusura del mese di dicembre con l’inaugurazione degli ascensori di Valle Faul. Sono figli dei soldi portati a Viterbo dall’amministrazione Marini, ma – come spesso accade – a raccoglierne i frutti sono i successori. Anche se fu proprio il voto degli attuali inquilini di maggioranza di Palazzo dei priori a permettere di portare a casa quel provvedimento. Perché, anche a quell’epoca, il sindaco aveva problemi a tenere a bada sodali piuttosto esuberanti (eufemismo)

O

Omicidi Il più recente, e ancora tutto da chiarire, è quello del Riello. In manette, lo scorso 27 settembre, con l’accusa di omicidio volontario per aver causato la morte di Federico Venzi, 43 anni durante una lite finisce Sabato Louis Francesco Battaglia, il 22enne, figlio del killer della camorra Martino Galasso. A giorni il medico legale  consegnerà i risultati dell’autopsia sulla vittima. Resta ancora avvolta nel mistero la morte di Massimo Bevacqua, 42 anni, professore all’Università della Tuscia, trovato cadavere la notte tra il 3 e 4 febbraio scorso nella sua abitazione di Sidi Bou Said, in Tunisia. Dalle ultime informazioni sarebbe stato accoltellato, e poi qualcuno avrebbe dato fuoco all’appartamento.

P

Partito democratico In tanti rimpiangono i tempi in cui Fioroni e Sposetti tenevano a bada le truppe cammellate dei democrat. Oggi non funziona più così: Peppe da Pianoscarano allarga i confini con i Riformisti e moderati (o Modesti e riformati, secondo la definizione di Sergio Insogna); ala sinistra e renziani non ci stanno e puntano ad alxo zero sul sindaco Michelini. Si distinguono il segretario provinciale Egidi (che sta lì in quanto votato anche dai fioroniani) e l’onorevole Mazzoli (piccato, pare, per l’estromissione dell’assessore Vannini). Adesso tenteranno di rimettere insieme i cocci, ma l’impresa sembra più che complicata.

Q

Una delle opere esposte nella mostra La vita silenziosa delle cose

Una delle opere esposte nella mostra La vita silenziosa delle cose

Quadri Bellissimi quelli esposti in Sala Regia e raggruppati sotto la mostra di nature morte “La vita silenziosa delle cose”. Vittorio Sgarbi, quando si limita a fare solamente il critico d’arte, ci sa fare davvero. I soliti incontentabili avrebbero preferito ruotepanoramiche, festeinpiazza per la mezzanotte di oggi, concerti e tutto quello che di più trash non si può, però quella mostra è di valore assoluto ed è un fiore all’occhiello per Viterbo, visto che arriva dopo sei mesi vissuti all’ombra di Expo.

R

Rapine Decine di colpi, soprattutto in banca, in lungo e largo della Tuscia. Bottini, spesso, di poche migliaia di euro, anche in monetine. Lo scorso 24 novembre, nell’ambito dell’operazione The Mask, il blitz dei carabinieri che  ha smantellato una banda composta da 5 romani, tutti professionisti, presunti autori dei colpi messi a segno all’Unicredit di Vasanello e alla Bbc di Nepi. Paura in strada Respoglio, a La Quercia, a inizio agosto: due coniugi 70enni sono stati imbavagliati e derubati nella loro villetta da 4 uomini armati e a viso coperto.

S

Sport Anno di transizione (come si suole dire) per il movimento sportivo di Tuscia. La Viterbese non riesce a centrare il traguardo della Lega Pro, uscendo ai playoff contro il Taranto, e giustamente Camilli si rifiuta di versare un obolo da mezzo milione di euro per il ripescaggio. Un autentico regalo o furto (a seconda dei punti di vista). La Flaminia fa il suo con una comoda salvezza: obiettivo conquistato senza nemmeno troppi patemi. Nel basket ok Stella Azzurra e Defensor che conquistano la permanenza nei rispettivi campionati. Tuscania all’esordio in A2 non paga lo scotto del noviziato e viene anche raggiunta da Civita Castellana. In bocca al lupo a tutti: dal 2016 ci si aspettano consistenti miglioramenti.

T

Trasversale I lavori per un altro piccolo pezzo (che poi costano oltre 100 milioni di euro) sono cominciati, ma la bega è nata sulla tratta conclusiva quella che va da Monte Romano a Civitavecchia. L’Anas ha pronto il progetto che, si spera, possa essere finanziato nel 2018; Mazzola, sindaco di Tarquinia, e un po’ di associazioni varie ne vogliono un altro per l’attraversamento della Valle del Mignone. Le parti, dopo la rottura dei rapporti, hanno ripreso almeno a parlarsi. Con quali esiti si vedrà. Il rischio è che di fronte a fratture così evidenti, il completamento (che si aspetta da decenni) venga rimandato chissà a quando. E questo non se lo può permettere nessuno.

U

Unione Ma non era stato annunciato che il teatro sarebbe stato completato entro la fine del 2015? Niente da fare: se ne riparlerà l’anno nuovo. Quando? Non si sa. Ci sono stati problemi con il finanziamento regionale, ma sono stati risolti. O almeno così è stato annunciato. Per la riapertura e la proposta di una stagione teatrale bisogna ancora portare pazienza . Con la speranza che l’eventuale caduta dell’amministrazione comunale non costituisca fonte di ulteriori ritardi.

V

Volontariato Una delle realtà più vive e produttive di Viterbo e della Tuscia intera. Oltre cento associazioni che lavorano ogni giorno e silenziosamente per aiutare chi non ha i mezzi. La Consulta viterbese è un piccolo capolavoro di coesione e la candidatura a capitale europea rappresenta comunque un riconoscimento e un premio. Non essere riusciti a vincere non scalfisce di un micron la qualità del lavoro portato avanti. Avanti, ragazzi, con lo stesso impegno e con la medesima determinazione: siete un fiore all’occhiello del quale tutti andiamo davvero fieri.

Z

Checco Zalone

Checco Zalone

Zalone E che c’entra il comico pugliese con la Viterbo e la Tuscia? Niente, a meno che non si voglia parafrasare il titolo del suo ultimo film: Quo andiamo? Già, dove andremo a parare? In una regione in cui inevitabilmente Roma fagocita le province, servirebbe un’unità d’intenti tra forze politiche (di maggioranza e di opposizione) e forze economiche per creare un polo veramente attrattivo. Esattamente il contrario di quanto sta accadendo. L’un contro l’altro armati e la conseguenza di uno sfarinamento progressivo del tessuto sociale di questa terra. Ne usciremo? Boh, e stavolta nemmeno il più fantasioso degli astrologi avrebbe una risposta pronta e confortante.

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