“Siamo contenti che l’assessore Alvaro Ricci sia felice dell’esito del restyling di Valle Faul, della nuova illuminazione e di tutto il resto. Un’opera preziosa per la città di cui Ricci si è detto, a buon diritto, soddisfatto. Saremmo stati più soddisfatti anche noi se il responsabile dei Lavori pubblici del Comune di Viterbo non si fosse però dimenticato di sottolineare che i progetti PLUS, che a breve saranno ultimati con l’inaugurazione da parte del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sono frutto del lavoro e dell’impegno della precedente amministrazione comunale e non di quella attuale di cui Ricci fa parte”. Seguono un bel po’ di firme: Andrea Marcosano, Maria Antonietta Russo, Bernardino Porciani, Paolo Muroni, Giovanni Bartoletti, Enrico Maria Contardo, Marco Milioni, Daniele Sabatini, Elpidio Micci, Antonella Stella, Umberto Fusco, Claudio Ubertini, Agostino Terri, Vittorio Galati. Tutti componenti (consiglieri e assessori) della passata amministrazione di centrodestra. Anche se va subito sottolineato che in calce manca la firma del sindaco dell’epoca: Giulio Marini. Chissà perché…
“E non parliamo, come invece ha provocatoriamente sottolineato il sindaco Leonardo Michelini, di finanziamenti arrivati per buona volontà di qualche parlamentare amico, ma di fondi europei assegnati a Viterbo a fronte di una seria programmazione dalla Regione governata dall’allora presidente Renata Polverini”, aggiungono gli esponenti di quella giunta e maggioranza. Che non perdono l’occasione per rimarcare un altro aspetto ripetutamente messo in evidenza: “Una programmazione lungimirante di cui Ricci e la giunta di cui fa parte non hanno alcun merito, ma che oggi permette di farsi belli agli occhi cittadini”.
La conclusione è una considerazione che sa di appello elettorale: “È proprio ai cittadini viterbesi che vorremmo però ricordare che durante la precedente amministrazione, quando in consiglio comunale si parlava dei progetti Plus, l’allora consigliere Alvaro Ricci ha sempre fatto ostruzionismo, arrivando anche a votare contro quegli stessi provvedimenti di cui oggi si compiace. Lui, forse, ha la memoria corta, ma noi no”.
Ma il sindaco dell’epoca che ne pensa? Giulio, se ci sei, batti un colpo.