03052024Headline:

Il Fai riparte dal Palazzo delle esposizioni

Domenica 17 primo appuntamento a Roma, per la collezione Phillips di Washington

L'interno del Palazzo delle Esposizioni

L’interno del Palazzo delle Esposizioni

Siamo nel 2016, già. Smaltite le feste, i panettoni, ma probabilmente non ancora i panpepati, si riaccendono pure le varie attività che animano la provincia.
E così si rimette in moto anche il Fai (che già di per se ha un nome dinamico). Il Fondo ambiente italiano, chiaramente posizionato in scala locale, prosegue con entusiasmo il lavoro portato avanti nel tempo.
Agli ordini (democratici, sia chiaro) dell’archeologa Lorella Maneschi, gli obiettivi saranno semplici ma concreti. E riassumibili in un concetto: “Interessanti e coinvolgenti – giurano dalla regìa – e scientificamente rigorosi, pur se inseriti in un’ottica connotata dalla convivialità e dalla più accattivante divulgazione”.
Il canovaccio completo e dettagliato di iniziative, relativo al primo semestre 2016, sarà molto presto (e come da prassi) consultabile sulla pagina interattiva che il sito nazionale preposto dedica alla delegazione di Viterbo.
Nel mentre però ecco il primo degli appuntamenti previsti, fissato per domenica prossima. Quando è in programma la visita guidata alla mostra romana che il “Palazzo delle Esposizioni” di Roma dedica ad una parte assai importante della celebre collezione Phillips di Washington.
“Nella consapevolezza che le peculiarità della cultura italiana possano meglio comprendersi con la conoscenza di quanto è altro – sempre dal Fai – ed in compagnia dello storico dell’arte Pietro Boschi, i partecipanti potranno volgere lo sguardo oltre i confini nazionali per porsi innanzi a decine di straordinarie pitture del secolo XIX e della prima metà del secolo successivo”.

Un pezzo da novanta della collezione Phillips di Washington

Un pezzo da novanta della collezione Phillips di Washington

In mostra saranno quindi godibili i dipinti di grandi pittori europei e americani tra i quali Goya, Ingres, Delacroix, Courbet, e poi Bonnard, Braque, Gris e, ancora, Kandinskij, Kokoschka, Matisse, Picasso, Soutine, Vuillard accanto ad Arthur Dove e Georgia O’Keeffe, a De Staël e Diebenkorn, a Gottlieb, Guston e Rothko.
Per Duncan Phillips, padre dell’omonima collezione-museo, nelle sale della sua creazione si mescolano epoche e nazionalità diverse, dipinti antichi e moderni che, accostati, acquistano senso e rilevanza in nuovi contesti, per contrasto o per analogia.
L’appuntamento è davanti all’ingresso, alle 11. Due ore di puro viaggio culturale, ad una cifra poco superiore ai 10 euro, la cui prenotazione è obbligatoria e passa attraverso la mail delegazionefai.viterbo@fondoambiente.it, o chiamando il 3396823762.

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