Il Nazareno non decide. Il Nazareno detta la linea. Poi se lassù a Viterbo siete così coscienziosi da seguirla, la linea, meglio per voi. Così, alle 8 della sera e dopo che è finita la riunione decisiva tra i vertici nazionali del Partito democratico e i maggiori rappresentanti locali di esso, non c’è un titolo definitivo. Ma una certezza: se il Comune amministrato dal centrosinistra cadrà, non cadrà entro questa settimana. Semmai la prossima. Questo, al netto dei colpi di testa di eventuali picchiatelli, che in politica – come nella vita di tutti i giorni, del resto – non mancano mai.
”Ai partecipanti abbiamo chiesto uno sforzo per risolvere la crisi – spiega con la solita disponibilità il segretario regionale del Pd, Fabio Melilli – Sempre precisando però che la soluzione deve arrivare da Viterbo, e dagli organismi del partito. Ci sono parecchi nodi da sciogliere: dall’agibilità politica del partito, perché non è immaginabile che una parte dei consiglieri continuino a non partecipare agli appuntamenti amministrativi (il riferimento è ai sette consiglieri ribelli, ma quello di Melilli non è un giudizio di merito, né una critica, ma una semplice e ragionevole constatazione, ndr), così come va definito il rapporto del partito con la nuova formazione dei Moderati e riformisti. Questi sono i temi più urgenti, e quelli che mi sembrano alla base di ciò che è successo nelle ultime settimane. Cercheremo dunque di affrontarli insieme, con la direzione provinciale e l’unione comunale e infine anche col gruppo consigliare”. A queste riunioni dovrebbero partecipare sia lo stesso Melilli, sia Lorenzo Guerini.