02052024Headline:

Elezioni solo locali? Nemmeno per idea…

Riflessioni e considerazioni di varia umanità sorseggiando il caffè della domenica

trentarighe disegnoRagazzi, oggi si vota. Ce ne siamo accorti poco nella Tuscia, un po’ perché la competizione elettorale è molto locale (riguarda il rinnovo di 21 amministrazioni: il comune più importante coinvolto è Montefiascone) e soprattutto perché con una mossa solo apparentemente strana Renzi ha preferito glissare sulla questione e puntare già da adesso sul referendum costituzionale del prossimo autunno.

Al presidente del Consiglio, di fatto, di queste elezioni interessa meno di niente. Perché? Innanzitutto perché ha puntato tutto sulle riforme e sul voto che dovrà confermarle e buttarle nel cestino. Per di più affidando alla sorte del pacchetto il suo stesso destino politico: se non passa, vado a casa. Una scelta molto opinabile che si spiega in un solo modo: Renzi sente aria di sconfitta e dunque si defila. Ma quando alle urne sono chiamati oltre 13 milioni di cittadini, compresi quelli delle maggiori città (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna…) è difficile pensare che si tratti solo una faccenda locale. Ma forse dal presidente del Consiglio e dal segretario del Pd sarebbe stato lecito aspettarsi un appoggio un po’ più convinto dei candidati che i democrats hanno messo in campo. Niente da fare: proprio in questi giorni sono invece partiti i comitati per il Sì e i vari organismi di sostegno alle riforme. Come dire: signori candidati, siete stati scelti attraverso le primarie e adesso vedetevela voi. Se avete fiato, correte; e se va male, pazienza: noi abbiamo altro per la testa.

Un disinteresse troppo… interessato per non destare sospetti. Dunque, a Roma il povero Giachetti rischia di non arrivare nemmeno al ballottaggio; a Milano, il manager Sala avrà grossi problemi con il rampante Parisi e soprattutto contro un centrodestra unito (compresi i cosiddetti alfaniani che non si sa più da che parte stanno, visto che stanno dappertutto e con chiunque a seconda delle convenienze…); a Napoli De Magistris va verso la riconferma. Le uniche situazioni più o meno tranquille per il Pd sono quelle di Bologna e Torino. Troppo poco per rischiare di metterci la faccia. Meglio defilarsi e vedere l’effetto che fa. Perché se va male, pazienza: sono solo elezioni locali. E se va bene, il merito è delle riforme messe in campo dal governo… Sarà, ma la cosa convince poco.

Buona domenica.

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