Il liceo Mariano Buratti di Viterbo
Chi l’ha detto che i ragazzi sono tutti così fannulloni? Non è per niente e le testimonianze concrete si possono incontrare nelle classi del Liceo Classico e Linguistico ‘’Mariano Buratti’’. Quest’anno sono 25 i giovani che se ne andranno a studiare all’estero (mete preferite Stati Uniti e Canada), per un periodo di un anno, sei mesi o tre mesi. In particolare, la studentessa Flavia Fabrizi è risultata vincitrice della prestigiosa borsa di studio consegnata dalla Wep (World educational program), organizzazione internazionale che gestisce ogni anno la partenza per studi all’estero di circa 3.500 studenti in 65 nazioni diverse.
“Siamo fieri della nostra allieva – spiega la professoressa Rosanna Fiorita -. Flavia è brillante negli studi ed è molto motivata. Ha il massimo dei voti, 10 in inglese, e anche per questo ha scelto come meta gli Stati Uniti, inoltre è ben inserita nel gruppo classe perché è una ragazza molto socievole. Ha anche il grande pregio di essere modesta”.
La borsa di studio fornita dalla Wep ha un valore di 1.000 euro che Flavia utilizzerà durante il suo anno di studio negli States seguendo il programma “High School Exchange”. L’organizzazione internazionale ha lo scopo principale di premiare i ragazzi più meritevoli e che si “distinguono dalla massa” per bravura e capacità, aiutandoli a crescere sia culturalmente, sia socialmente attraverso scambi linguistici nei vari paesi del mondo. “Per guadagnare la borsa di studio Flavia ha dovuto superare molte prove – sottolinea ancora la prof – tra cui un colloquio di ordine psicologico che ha testato se la ragazza fosse o meno pronta a questa esperienza tanto formativa quanto difficoltosa. Non è semplice, infatti, per i giovani allontanarsi dalla realtà in cui vivono, dalla loro famiglia e dalle loro abitudini e ritrovarsi immersi, per una esperienza del tutto individuale, in una realtà totalmente diversa e con persone che non conoscono”. Flavia Fabrizi, oltre alla forte motivazione e puntualità nella compilazione dei dossier, ha dovuto poi dimostrare, per l’insindacabile e severo giudizio della commissione di assegnazione della Wep, anche che il suo rendimento scolastico degli anni precedenti fosse eccellente come quello di quest’anno.
“Gli altri 25 studenti che il prossimo anno scolastico partiranno per un periodo più o meno lungo di studio all’estero – aggiunge la professoressa Fiorita – hanno vinto anch’essi delle borse di studio consegnate da diverse organizzazioni che si occupano, come la Wep, di programmi di scambio interculturali. Il numero dei ragazzi, interessati a queste iniziative e che affrontano viaggi di studio, è ogni anno in crescita. Siamo molto orgogliosi dei nostri studenti perché notiamo con piacere che si impegnano davvero al fine di andare a studiare all’estero. Le esperienze degli anni passati ci confermano inoltre come questi progetti siano efficaci e rappresentino importanti strumenti di crescita umana e culturale”. Studiare all’estero significa infatti poter migliorare la conoscenza della lingua e acquisire maggiore consapevolezza nell’usarla: in più i ragazzi, venendo ospitati dalle famiglie del paese in cui andranno a soggiornare, ne conosceranno nel profondo, perché le vivranno, le tradizioni e la cultura di quella nazione. E’ davvero un’esperienza di crescita a 360 gradi.
