03052024Headline:

L’European Jazz Award sceglie i migliori

Stasera a Bagnoregio la finale del concorso riservato a giovani musicisti

Il gruppo salentino dei Sidewalk Cat che parttyecipa all'European

Il gruppo salentino dei Sidewalk Cat che partecipa all’European Jazz Award

Se qualcuno ancora non si è reso conto della solida validità culturale e artistica del Tuscia in Jazz, è bene che in questi giorni si faccia una passeggiata a Bagnoregio dove è in corso di svolgimento la seconda parte degli appuntamenti estivi (primo step a Castiglione in Teverina). Non è neppure il  caso di soffermarsi sugli artisti di assoluto livello mondiale che si alternano per i concerti di grande spessore: questo lo si può dare per scontato. Vale invece molto la pena ascoltare qualcuno dei gruppi che partecipano all’undicesima edizione dell’European Jazz Award: una rassegna riservata a giovani musicisti dalla quale sono passati negli scorsi anni le più importanti promesse del jazz italiano e internazionale. E più di qualcuno è già un professionista affermato. S’erano prenotate 50 band, ne sono state selezionate pochissime, appena 6: Rossi Duo, Tanglet Quintet, Sidewalk Cat, TriApology (assenti per un improvviso problema familiare), Flavio Spampinato trio e Karabà. Ragazzi con una preparazione di base elevatissima che arrivano nella Tuscia da tutta Italia e anche da altri Paesi europei con la speranza e l’obiettivo di imporsi sui palcoscenici più importanti.

Stasera sono in programma le finali: i vincitori dell’European Jazz Award l’anno seguente si esibiranno sul palco centrale del festival e il loro concerto sarà registrato e con questo realizzato un disco. Il premio vanta da anni il patrocinio della Commissione Europea, della Regione Lazio e dal Comune di Bagnoregio ed è realizzato dal Tuscia in Jazz in collaborazione con la Eunote (che produrrà il disco) e dalla Rumore di Fondo di Mirko Gerunzi. La produzione ed il mixaggio del disco sono invece affidati al produttore e musicista Mauro Dolci. A scegliere la band vincitrice una giuria composta da grandi musicisti del panorama internazionale e da produttori e tecnici del settore come Buster Williams, Cyrus Chestnut, Lenny White, Rosario Giuliani, Aldo Bassi, Elisabetta Antonini, Fabio Zeppetella, Mauro Dolci, Mirko Gerunzi e il direttore artistico del festival Italo Leali. Inoltre, ai vincitori andrà un’opera realizzata dall’artista bolsenese Luca Ceccariglia.

Italo Leali, direttore artistico del Tuscia in jazz

Italo Leali, direttore artistico del Tuscia in jazz

E queste sono, come si suol dire, le informazioni di servizio completate dalla peculiarità che tutte le band finaliste da regolamento sono obbligate a presentare solo musica originale e non tutelata. Dunque, ricapitolando, una ventina di ragazzi arrivano a Bagnoregio dopo una rigidissima selezione, si fermano tre giorni, si esibiscono e si fanno conoscere. Soprattutto mostrano qualità decisamente di valore attraverso performance che coinvolgono il pubblico. Questo è anche il Tuscia in Jazz e questo non può che accrescere il rammarico per Viterbo che, a causa del comportamento superficiale e poco commendevole di un assessore comunale, ha perso una manifestazione che, tanto per fare un esempio, da ieri ha convogliato sulla Teverina oltre cento giovani strumentisti alle prese con i seminari di studio. In termini numerici, significa che non meno di 3-400 persone (tra accompagnatori e musicisti) soggiorneranno per una settimana con reali ricadute economiche nel settore dell’accoglienza e della ristorazione. Di certo molto superiori ai 14mila euro promessi, ma mai erogati dal Comune di Viterbo all’organizzazione.

Per carità, in fatto di organizzazione qualcosa va messa a punto anche a Bagnoregio. Far coincidere le serate del Tuscia in Jazz con il Festival rock della Teverina è scelta quanto meno opinabile, per non dire controproducente: meglio spalmare gli avvenimenti e coprire periodi differenti che sovrapporre le proposte. Un episodio che ha impedito un pubblico più consistente per l’esibizione della Sidewalk Cat, un quintetto salentino di grandissime prospettive che avrebbe meritato ben altro. Intanto, si può solo affermare che sono fantastici.

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