02052024Headline:

C’ero anch’io, l’altra sera in piazza coi Marlene

Fiera del vino a Montefiascone, Godano e soci hanno strapazzato il pubblico

I Marlene a Montefiascone

I Marlene a Montefiascone

Sonici. Anzi, supersonici. Nonostante il tempo non sia stato dei migliori (era il 6 agosto e sembrava novembre) e il pubblico di piazzale Roma non fosse quello delle grandissime occasioni; complici il clima e i concerti in simultanea di Daniele Silvestri a Vulci e Alessio Bernabei a Tarquinia, che una fetta di pubblico ”generalista” inevitabilmente se la sono mangiata.
Ma i loro fan accorsi da tutta la provincia, quelli sì, non sono voluti mancare per nessuna ragione al mondo, riuniti come un gruppo di fedeli in adorazione sul colle falisco, che per una sera è sembrato un piccolo monte Olimpo. Le divinità scese del cielo, in questo caso, erano quelle del rock alternativo italiano dei Marlene Kuntz.
La storica band piemontese si è esibita sabato davanti alla platea di Montefiascone in occasione della 58esima Fiera del vino, per un concerto gratuito organizzato dal Comune in sinergia con la Proloco, JazzUp e Athanos events.
Il concerto, in programma alle 22, è iniziato alle 23 dopo 40 minuti di apertura del gruppo spalla romano Stanley Rubick ( ”Sembrano i Negramaro che provano a fare Bjork” è stata il commento di uno spettatore presente). Soprassediamo.
Saliti finalmente sul palco, allestito sotto gli alberi spazzati dal vento di piazzale Roma, i Marlene hanno dato un saggio del loro repertorio ultra ventennale insieme ai pezzi del loro ultimo lavoro ”Lunga Attesa”, uscito lo scorso 29 gennaio per l’etichetta Sony Music. Vecchi cavalli di battaglia intrisi di quelle schitarrate noise e quei testi cantautoriali che hanno fatto dei Marlene, fin dagli inizi, una band di culto.

Un altro momento del concerto

Un altro momento del concerto

Ineluttabile, Il Genio, Cara è la fine, L’odio migliore, Sonica – inno generazionale sparato direttamente dalla gola di Godano, nelle vesti di sciamano estatico del rock, ai fan in visibilio – e gli ultimi Leda, Sulla strada dei ricordi e Fecondità hanno accompagnato il pubblico per un’ora e quaranta in atmosfere musicali di altissimo livello, come raramente se ne vivono nelle nostra provincia.
Finale senza bis, tra la delusione dei fan, per via dell’orario e dei permessi per il concerto con qualche anziano, come si è letto poi tra i commenti dei fan presenti sulla pagina Facebook del gruppo, che si è lamentato per il ”rumore” e per il sonno che tardava con esso. Cose che capitano. Godano e compagni hanno rimediato intrattenendosi per parecchi minuti con i fan, tra selfie e autografi. Grazie Marlene Kuntz, a presto.

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